Chi è la Prohibida? Secondo El Mundo "è l'unica Drag Queen che abbia saputo approfittare davvero della moda che qualche anno fa ha invaso le notti spagnole. Ed è inoltre una buona presentatrice e conduttrice di eventi". Andalusa di Chiclana (padre vasco e madre valenzana), ha studiato lingue in Italia. Ed è proprio qui che ha iniziato la sua carriera.
Anima le notti madrilene, valenzane e di mezzo mondo. Si ispira a Rettore e a Spagna per i suoi look. Come cantante è una perfetta icona pop a presa rapida, con immagine sognata e fumettosa. Come soubrette, un’affabile adorabile linguacciuta e ingenua insieme. Come attrice ha dato ottime prove: Manuela El Cinto di Rafael Rafatal Robles, opera di iperrealismo contadino, Carne de Gorila di Pedro Riutort, satira sui nuovi ricchi, arroganti e ignoranti come in tutto il mondo. Come personaggio pubblico da anni realizza il video ufficiale dell’Orgullo, il Pride spagnolo. E come ragazza, la vorremmo tutti come vicina di casa. È la travestita della porta accanto, che piace anche alle nonne: in Sud America deve fare molti concerti al pomeriggio per consentire al suo pubblico più giovane di vederla.
Molto bello il suo ultimo disco che potrete ascoltare su Myspace:
Prenditi un paio di minuti per fare il test e guarda cosa succede. Scrivi le tue risposte su un foglio. Ma non guardare le risposte prima di aver scritto le tue.
1. Qual è il tuo colore preferito: rosso, nero, blu, verde o giallo? 2. L'iniziale del tuo nome. 3. Il mese in cui sei nato? 4. Preferisci il bianco o il nero? 5. Scrivi il nome di una persona del tuo sesso. 6. Il tuo numero preferito 7. Preferisci la California o la Florida? 8. Preferisci I mari o gli oceani? 9 .Scrivi un desiderio (che sia realistico).
Probabilmente, prendendo spunto dal successo avuto da Roberto Saviano con il suo libro Gomorra che parla della Camorra napoletana e che sicuramente molti di voi conosceranno se non per il libro, forse per il film, per le lezioni a scuola o perché ne avete sentito parlare, arriva ora nelle librerie spagnole il libro di Francesco Forgione, intitolato ‘Ndrangheta: Boss, luoghi e affari della mafia più potente al mondo, uscito in Italia a maggio dell’anno scorso.
(foto da internet)
L’associazione mafiosa ‘Ndrangheta, nome che, secondo il linguista Paolo Martino, deriverebbe dalla parola del greco classico andranghatos e che, per colmo, significa uomo coraggioso, è considerata oggi la più forte e pericolosa organizzazione in Italia, ormai diffusa anche in tutto il mondo e dall'anno scorso, inserita nella lista nera del narcotraffico degli Stati Uniti.
(mappa della diffusione della 'ndrangheta in Italia - dal Web)
La storia della ‘Ndrangheta, conosciuta anche come Onorata Società o La Santa, nasce in Calabria e ha origini molto antiche, ma è nella seconda metà del 1800 che si parla per la prima volta di quest’associazione come organizzazione criminale. A differenza della mafia siciliana,Cosa Nostra, che ha un’organizzazione di tipo verticale o piramidale, la ‘Ndrangheta calabrese ha un’organizzazione di tipo orizzontale, ma allo stesso tempo diversa da quella della Camorra napoletana, poiché quest’organizzazione di tipo orizzontale è basata su legami parentali; non è quindi un caso che nella ‘Ndrangheta vi siano pochi pentiti, proprio per questi legami famigliari.
Cos’è che rende ancora più diversa la ‘Ndrangheta?
Mentre la Camorra si sgretola in una guerra senza fine e Cosa Nostra cerca di riorganizzarsi, la ‘Ndrangheta non perde il suo potere, oltretutto economico. Quest’organizzazione criminale, che 20 anni fa, era un'organizzazione mafiosa brutale, radicata nelle montagne calabresi e specializzata in sequestri, oggi si è globalizzata, mettendo da parte i sequestri e l’uccisione di persone note (magistrati, scrittori, ecc.), e controllando invece, i traffici mondiali di stupefacenti, investendo nella sanità, nel traffico dei rifiuti e nella grande distribuzione commerciale, arrivando ad acquisire un importante ruolo imprenditoriale e anche una grande soggettività politica. Diventando in questo modo una borghesia mafiosa inserita nell’economia mondiale e trasformandosi così nella società con il più grosso giro d’affari del mondo, dove il suo settore più remunerativo è quello del traffico di droga e armi, senza dimenticare il mercato dell’estorsione, dell’usura e della prostituzione.
Forgione, che vive sotto scorta dal 1995, in questo suo libro svela i nomi dei nuovi capi mafiosi e delle cosche, anche chiamate 'ndrine, della ‘Ndragheta, le mappe con le ramificazioni dentro e fuori dall’Italia. Racconta inoltre, gli stratagemmi dei loro affari legali, il loro rapporto con la politica e il mondo imprenditoriale, così come i circuiti internazionali per ripulire il denaro.Nelle sue interviste rilasciate in questi giorni in Spagna, ricorda i recenti arresti di mafiosi nella Costa del Sol e alle Canarias e avverte che la Spagna deve essere cosciente di questo pericolo, essendo questo il paese d’ingresso e nascondiglio della cocaina che arriva in Europa, procedente dall’America del Sud e l’Africa.
Il fatturato delle mafie italiane è tra i 120.000 e 150.000 milioni di euro, dei quali il 30% viene rinvestito nell’attività criminale e il resto viene diffuso nell’economia legale. La 'Ndrangheta, non è solo la società mafiosa più ricca d'Italia, ma forse anche del modo.
Puntata del programma Blunotte dedicata alla storia ed evoluzione della 'Ndrangheta:
Questa settimana, si è aperta decisamente all'insegna delle emozioni forti. Ne facciamo un brevissimo riassunto.
SARDEGNA:Il Presidente uscente,(qui sotto)Renato Soru dimessosi per lottare per una legge che salvaguarda le coste sarde dalla cementificazione,viene sconfitto daUgo Cappellacci(qui a destra), figlio del commercialista di Berlusconi.
ROMA: La sconfitta di Soru, porta alle dimissioni del segretario del Partito Democratico (PD), Walter Veltroni. Il partito dell'opposizione nella crisi assoluta, alla ricerca di un nuovo leader.
ROMA: Continua l'ondata di stupri. Arrestato un uomo che abusava della sua figlia adottiva di 4 anni. Arrestati i due rumeni responsabili dell'aggressione a una quattordicenne. Tensione nella periferia di Roma per aggressioni indiscriminate a rumeni.
"PADANIA": La Lega Nord propone la castrazione chimica e le ronde (pattuglie di privati) per fermare l'ondata di stupri.
MILANO: Condannato l'avvocato inglese Mills che avrebbe incassato 600 mila euro per testimoniare il falso a favore di Berlusconi nel processo contro il Capo del Governo, il quale, grazie alla legge Alfano, recentemente approvata, gode dell'assoluta immunità spettante alle 4 principali cariche dello Stato.
La nostra amica cuoca Andrea, è tornata a trovarci con una ricetta da leccarsi i baffi. Eccola qui.
BAVETTE AI CARCIOFI
INGREDIENTI:
400 grammi di pastaa tipo Bavette, 4 carciofi, 6 cucchiai di polpa di pomodoro, 1 limone, 4 cucchiai d'olio d'oliva, 1 noce di burro, basilico tritato (quantità necessaria), sale (quantità necessaria).
PREPARAZIONE: Pulire i carciofi, tagliarli a spicchi molto piccoli e spruzzarli col succo di limone. In una padella scaldare 4 cucchiai di olio e farci appassire i carciofi. Unire la salsa di pomodoro e salare. Cuocere coperto per 15 minuti. Lessare le bavette, scolarle e condirle con il sugo ai carciofi, basilico tritato e una noce di burro.
BUON APPETITO!
(Nella foto sopra la varietà spinosa del carciofo sardo. Ottimo e tenerissimo!)
VI RICORDIAMO LA MAIL DI ANDREA PER LE VOSTRE RICHIESTE, PROVATELE!
Quest'anno Patty Pravo (l'indimenticabile interprete de "La bambola") sarà al Festival di Sanremo in gara con «E io verrò un giorno là». Ci sarà anche Mina (ma in video) con la famosa sorpresa, «Nessun dorma» dalla Turandot si dice, in apertura della prima serata. «Mina manca di coraggio - attacca la cantante in un'intervista al settimanale Oggi in edicola -. Al Festival o ci vai in carne e ossa o resti a casa. Che senso ha fare l'ectoplasma, apparire in un video o in una sigla? Mina dovrebbe venire sul palco a cantare perché ha una bellissima voce». Dallo staff della signora della canzone nessun commento. E quindi per dimostrare che invece Patty Pravo non è un ectoplasma, vi facciamo vedere l'ultima sua comparsa al Festival di Sanremo con la canzone "l'immenso".
Il cantautore romano di La paranza, A me ricordi il mare, Salirò o Il mio nemico, parte per un nuovo tour europeo con la sua band di sempre: Andrea Moscianese alle chitarre, Piero Monterisi alla batteria, Gianluca Misiti alle tastiere e programmazioni, Gabriele Lazzarotti al basso.
Questo tour, che è iniziato il 6 febbraio dal Lussemburgo e finirà il 18 a Madrid, può essere seguito dal suo sito ufficiale, dove oltre a tenere il solito diario on-line, ha deciso di aggiungere la diretta dei suoi concerti e quindi, se vi va e avete una buona connessione internet, li potrete vedere e sentire in streaming da danielesilvestri.it.
Daniele Silvestri è legato a la musica e alla scrittura da quando era piccolo, grazie a sua madre, cantante di jazz e suo padre scrittore e coautore di programmi tv. Ha nove dischi nel mercato musicale italiano, dal cd omonimo del 1994, con cui si aggiudicò la Targa Tenco per il miglior album d'esordio, a Monetine (2008), una raccolta di due CD con 32 vecchi brani e 5 riarragiati.
Vi lasciamo all'ascolto di una delle canzoni dell'ultimo album, Monetine(testo):
Questi giorni l'Italia sta vivendo una situazione veramente difficile. Vari sono i fronti aperti e tutti su questioni di grandissima importanza: il decreto sui clandestini, i casi di violenza sulle donne, ecc., ai quali cercheremo di dare spazio nei prossimi giorni.
Ma in queste ore, il caso che sta scuotendo le coscienze degli italiani è sicuramente quello di Eluana Englaro, in stato vegetativo da 17 anni e alla quale suo padre, cerca da anni di dare una fine dignitosa. Nel corso di questi anni, i tribunali hanno dato ragione al papà di Eluana autorizzandolo a sospendere i trattamenti che mantengono in vita la donna che ha ormai 38 anni.
Il caso non è semplice, soprattutto per l'Italia e il suo stretto rapporto con il Vaticano, il quale fin dall'inizio si è mostrato assolutamente contrario alla soluzione voluta dal padre (e a quanto pare dalla stessa Eluana quando era cosciente) e dai tribunali. Ma non sono solo gli scontri di origine ideologica ad aver provocato una divisione nell'opinione pubblica e nelle cariche istituzionali. Infatti, diverse cliniche si erano all'inizio offerte per il "viaggio finale" di Eluana, ma si sono successivamente tirate indietro dopo le minacce del Ministro della Sanità che non ha giudicato queste strutture adeguate e che ha puntualmente fermato il processo. Proprio alcuni giorni fa, c'è stata una clinica in Friuli che ha accettato di eseguire le sentenze dei tribunali. A questo punto è intervenuto il Governo presentando un decreto legge che, di fatto, annulla le sentenze dei tribunali e impedisce ancora una volta che ad Eluana vengano ritirati i trattamenti che la mantengono in vita.
In un problema di competenze, il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è rifiutato di firmare (e pertanto di dare valore legale) a tale decreto legge in quanto in questo si tenta di annullare sentenze dei tribunali competenti. Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha ribattutto che allora si dovrà cambiare la legge ed eventualmente la costituzione che dà, per l'appunto al Presidente della Repubblica, l'ultima parola sulle leggi che lui può firmare o rifiutare.
Intanto in Parlamento si dovrà cercare di discutere al più presto, un provvedimento che regoli il testamento biologico, che molti in queste ultime ore e visto il comportamento del Governo, hanno iniziato a lasciare in rete utilizzando siti come you tube.
Questo a grandi linee. Infatti è davvero difficile sintetizzare i punti di vista diversi di chi appoggia un padre che cerca di dare una morte dignitosa a una figlia e di chi invece, appoggia un Governo che per ragioni ideologiche pretende di cambiare le sentenze dei tribunali.
Il 4 febbraio è stata la giornata mondiale contro il cancro e di conseguenza, per due settimane, sarà in programmazione in molte sale cinematografiche italiane lo spot contro il cancro che l’Airc (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), ha affidato per il secondo anno consecutivo al regista Ferzan Ozpetek, il quale ha scelto come protagonisti i bambini insieme all’attrice Valeria Golino.
Il regista delle Fate Ignoranti, La finestra di fronte, Saturno Contro o il suo ultimo film Un Giorno Perfetto, ha voluto simboleggiare in questo spot, il forte impegno per“far nascere un sorriso e una speranza in un futuro libero dal cancro”di tutte le persone che lavorano per l’Airc, dai ricercatori ai volontari e ai sostenitori. Quest’idea viene rappresentata in un gruppo di bambini impegnati in un collage per arrivare a realizzare un volto colorato e sorridente.
Ferzan Ozpetek, contribuendo così alla battaglia dell’Airc, ha raccontato:“Siamo tutti uniti dall'esperienza del cancro, che ci rende uguali. Ma questo male non va nascosto: dobbiamo guardarlo negli occhi. Questa volta volevo coinvolgere i bambini, perché soffrono più degli adulti di fronte a questo male e hanno un modo loro di guardare alla malattia. Ma i piccoli sono anche la speranza, il nostro futuro”.
Con piacere pubblichiamo questa lettera in cui Amparo Adán ricorda con affetto la sua "Maestra" e le rende omaggio. Stiamo parlando di Anna Giordano, docente di Filologia italiana dell'Università di Valencia, da poco andata in pensione. Mi piace moltissimo l'ultima frase della lettera: "Perché bisogna essere sempre grati ai maestri". Un'ultima cosa prima di passare alla lettura: forse non lo sapete ma Anna Giordano, tra le altre cose, è anche coautrice insieme a Cesareo Calvo del Dizionario bilingue Italiano-Spagnolo della casa editrice Herder, che molti di voi utilizzano.
MIA CARA MAESTRA ….
È stato qualche settimana fa che la mia cara “maestra” ha detto addio alle aule. Eravamo in pochi –forse perché non si era sparsa la voce, forse perché lei l’ha voluto così, voleva andarsene in questo modo, silenzioso e intimo-. Così, seduti ad ascoltare, con la nostra adolescenza ormai lontana, in una sala in Facoltà, abbiamo voluto essere presenti alla sua ultima lezione. È stato bello scoprire che, nonostante gli anni, non era tanto cambiata.Ha deciso di andarsene, lasciandosi alle spalle più di trenta anni di lezioni e di studenti che con grande entusiasmo hanno seguito i suoi corsi, tra i quali mi annovero anche io. L’ha fatto senza rimpianti ma con gli occhi un po’ lucidi. Si è portata dietro tutti quei momenti che ha condiviso con noi, i suoi ricordi, i nostri nomi. Mentre la vedevo allontanarsi in fondo al corridoio, ho provato la stessa ammirazione che mi ha sempre suscitato. Ed è perciò che con queste righe vorrei renderle un piccolo omaggio. Perché lei appartiene a quella razza di insegnanti poco comuni, quelli che, oltre alle parole, alle date e alle nozioni, ti fanno crescere, a volte prendendoti per mano, a volte spingendoti verso la vita perché credono in te, in quello che tu sei, in quello che diventerai.
L’ho conosciuta che avevo 19 anni, ero iscritta al secondo anno di Filologia, e fin dal primo incontro ho saputo che avevo a che fare con una persona seria, saggia, entusiasta, ma soprattutto onesta e senza crepe. Una donna che, in un mondo di maschi, doveva dimostrare di valere molto più di loro, battendosi per difendere le proprie idee. All’epoca ero una ragazzina timida e irrequieta, con molti sogni nel cassetto e tanta voglia di imparare. Mi sono affidata a lei in un certo senso. È stata proprio lei ad insegnarmi certe cose. Cose importanti. Che bisogna amare quello che si vuole, amare quello che si fa, senza limiti. Mi è stata sempre vicina, anche dopo quegli anni, nei momenti importanti, incoraggiandomi e rallegrandosi per i miei piccoli trionfi. Quindi, mi ha seguito per anni da lontano e io l’ho sempre pensata con affetto, con rispetto.
Grazie a lei ho capito che gli studenti non sono solo nomi in un registro che cambia ogni anno. Che ciò che conta è quello che sei capace di dare. Ogni studente, un piccolo universo da percorrere.Così, ora che se ne va, che se n’è andata ormai, penso che sono stata fortunatissima ad averla incontrata, perché probabilmente non farei questo mio lavoro né avrei avverato alcuni dei miei sogni. Sono certa che, come me, in tanti le sono debitori, in tanti la ricordano con sincero affetto. Mi dispiace per quelli che non potranno più seguire le sue lezioni, né capire che oltre alla commedia italiana del Cinquecento, oltre a Dante e a Boccaccio c’è una persona degna di ogni rispetto. Il suo nome, Anna Giordano Gramegna.
Francesco Puccioni, in arte Mike Fransis, nato a Firenze 47 anni fa, è deceduto all'Ospedale S. Pietro di Roma per un tumore al polmone.
La sua carriera musicale, iniziata a soli 14 con la sua prima band, non si era mai fermata, alternando periodi da solista a collaborazioni con altri artisti, e testi in inglese a quelli in italiano. Il suo ultimo album, 'Inspired', risale al 2007. Solo una settimana fa, dopo due anni di assenza dalla scena musicale, è uscita una raccolta dei suoi 'best'.
Mike Fransis è ricordato soprattutto per le famosissime canzoni degli anni 80 Survivor o Friends cantata assieme Amii Stewart. Il video che abbiamo scelto è appunto quello di Survivor.
Questa settimana si sono succedute in Italia le manifestazioni per la Giornata della Memoria istituita per ricordare lo sterminio nazista proprio nella data simbolo della liberazione di Auschwitz: il 27 gennaio di 63 anni fa. Quest'anno la celebrazione è coincisa inoltre, con un altro triste anniversario: 70 anni dalle terribili leggi razziali promosse dal governo fascista nel novembre del 1938.
Su tutti le parole del presidente della Repubblica, Napolitano, che ha affermato:
"Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo mai la Shoah. Non dimentichiamo gli orrori dell'antisemitismo, che è ancora presente in alcune dottrine, e va contrastato qualunque forma assuma".
Vorremmo, per concludere, invitarvi a leggere con attenzione i seguenti versi di Primo Levi, tratti da "Se questo è un uomo".
L'11 gennaio, si sono compiuti dieci anni dalla scomparsa di uno dei più grandi cantautori della musica italiana, Fabrizio De André. Come non poteva essere in un altro modo, tante sono state le iniziative e gli omaggi tenutisi su tutti i mass media e nelle città italiane. Perugia, Milano, Torino, Roma, Sicilia e ovviamente la sua Genova natale, sono solo alcune delle città che hanno commemorato il decimo anniversario della sua morte con recitazioni, concerti, documentari e mostre in suo onore.
Fabrizio De André conosciuto anche come Faber, soprannome datogli dall’amico Paolo Villaggio, è scomparso per colpa d’un brutto male ai polmoni a 59 anni, l’11 gennaio del 1999 a Milano. Forse la sua discografia non è così vasta come quella dei cantautori della sua epoca, poiché ha pubblicato una ventina di dischi, ma risulta memorabile per la sua varietà e l'intensità con la quale ha fatto sognare, commuovere e riflettere diverse generazioni. L’ha reso unico il suo modo di raccontare e interpretare esperienze e passioni, a volte quasi anticipatore dei mutamenti e delle trasformazioni della contemporaneità ed era semplicemente unico anche nel suo essere dalla parte di chi soffre.
Tanti sono stati i giornali che hanno dato spazio al decimo anniversario della sua scomparsa, tanti anche i siti web. Pure più di 300 radio, alle 22.50 dell’11 gennaio, hanno aderito all’iniziativa lanciata da Fabio Fazio, conterraneo di De André, per la quale le note di una delle sue canzoni più belle, Amore che vieni amore che vai, è stata trasmessa in contemporanea. Proprio, Fabio Fazio dal suo programma Che tempo che fa, dalle ore 20.10, ha condotto un intero speciale di tre ore e mezza, Fabrizio 2009, in cui ha messo insieme molte inattese dimostrazioni d’affetto: da Franco Battiato con Inverno a Ivano Fossati con Smisurata preghiera, a Lucio Dalla con Don Raffaè, a Gianna Nannini con Via del campo, alla Pfm con Bocca di Rosa, a Bocelli con La canzone dell’amore perduto, a Vinicio Capossela con La città vecchia, a Tiziano Ferro con Le passanti, a Girotondo con Vecchioni, a Il suonatore Jones con Jovanotti in collegamento da Spoon River, alla lettura di Le nuvole, al finale con Creuza de Ma con Cristiano De André e Mauro Pagani.
Cogliamo l’occasione per riportarvi sul blog due video con la sintesi della puntata speciale di Che tempo che fa:
Qual è il tuo segno zodiacale? Credi all'astrologia? Vuoi sapere cosa ci serba il 2009? Per farlo è semplice, clicca l'imagine qui sotto e poi scegli il tuo segno.
L'incontro sui gesti è stato a dir poco interessante. Di nuovo ringraziamo Giovanna per la sua disponibilità e per aver condiviso con noi anni e anni di studio (ve l'avevo detto che è un'esperta). Giovanna ci ha spiegato l'origine dei gesti, il loro contesto d'uso, le differenze con lo spagnolo (es. noi per scaramanzia "tocchiamo ferro", mentre gli spagnoli "toccano legno"...)
Abbiamo pensato di dare l'opportunità anche a chi non ha potuto partecipare alla lezione di Giovanna, di imparare qualche gesto. Ma siamo sicuri che questo video farà piacere anche a chi c'era e magari si è perso qualche particolare. Buona visione.
Quest'anno sembra davvero una buona annata per il cinema italiano: "Gomorra", "Il divo", "Caos calmo", "Tutta la vita davanti", "Grande grosso e verdone","Sette anime", tanto per citare alcuni dei titoli dei film campioni di incassi al botteghino. Ma quali sono i vostri film preferiti? E quali sono le scene "mitiche" nella storia del cinema italiano? Noi ve ne proponiamo qualcuna, sapreste riconoscerle e dirci il titolo di questi film e chi ne sono gli interpreti? E anzi, perché non ci suggerite le vostre scene preferite? Siamo curiosi di sapere i vostri gusti e i vostri suggerimenti e in particolar modo, aspettiamo quelli del 2º di avanzato che stanno lavorando proprio sull'unità del cinema.
Alessandra, una nostra carissima amica, ci ha segnalato questa "curiosa" notizia. Si tratta di uno spot in onda in prime-time sui maggiori canali olandesi. La pubblicità in questione finisce con la frase "gli olandesi diventano sempre piu' intelligenti" perché studiano le lingue. Protagonisti, dei ristoratori italiani molto maleducati che l'avventore poliglotta apostrofa con il termine "Ehi, pagliaccio di pasta", battuta che in lingua olandese ("Hé pastapipo") suscita molta ilarità.
La cosa più assurda è che è proprio una scuola di lingue che utilizza questo spot: solita pizza e tanto sessismo, ecco come ci vedono gli olandesi, o perlomeno questa scuola. E noi italiani siamo davvero tutti così? Voi cosa ne pensate? Dateci dei consigli per il prossimo spot del Dipartimento d'italiano della EOI di Quart de Poblet.
Martedì 20 gennaio ore 17:oo, aula 12 Mercoledì 21 gennaio ore 19:00, aula 12
Il Dipartimento d'italiano ha il piacere di invitarvi all'incontro che Giovanna terrà sul tema dei gesti degli italiani. Vi assicuro che sarà una lezionemolto divertente e che imparerete un sacco di cose nuove su questo modo un po' singolare di comunicarsi. Se dopo questo incontro metterete in pratica i gesti, potrete anche fare scena muta all'esame orale. A parte gli scherzi, due saranno gli appuntamenti, il primo per i gruppi del martedì e il secondo per quelli del mercoledì.
La nostra alunna Amparo Torres del 2º di Avanzado, ci ha mandato questo testo molto carino sulla storia del Colosseo, probabilmente uno dei posti preferiti di molti di noi e meta di molte vacanze... romane.
Il “Colosseum”, chiamato originalmente "Anfiteatro Flavio", è senza dubbio uno dei motivi del grande fascino turistico di Roma. Tutti noi sappiamo che fu usato durante quasi 500 anni per mostrare spettacoli pubblici, non solo per le lotte tra gladiatori, ma anche per la caccia di animali, esecuzioni, ricreazioni di battaglie celebri e opere di teatro basate nella mitologia classica. Alla fine del Medioevo, si abbandonò questo proposito ludico e l’edificio fu riutilizzato come rifugio, fabbrica, sede di un’ordine religioso, cava e santuario cristiano. Il detto latino Quod non fecerunt Barbari, fecerunt Barberini (quello che non osarono a fare i barbari, lo fecero i Barberini) rimarca le barbarie commesse durante i XV e XVI secoli, dato che la parte esterna che copriva il monumento fu strappata per usarla in diverse costruzioni, fra loro quella del Palazzo Barberini. Fu anche bruciato per ottenere calce. Questa espoliazione di pietre continuò fino al 1749, quando Benedetto XIV consacrò il monumento come posto santo in memoria dei martiri che vi venivano giustiziati (sebbene si creda che la maggior parte furono martirizzati nel Circo Massimo). Uno degli ultimi spropositi che subì il Colosseo fu la caduta di una bomba durante la Seconda Guerra Mondiale, che lasciò fino a oggi una parte distrutta. Nel XIX secolo, invece, si iniziarono alcune opere di ristrutturazione. Nel 1820 si finirono diversi contrafforti (facilmente differenziati oggi) e senza i quali l’edificio probabilmente sarebbe crollato. Nell’attualità, nonostante sia danneggiato a causa di terremoti, è simbolo della Roma Imperiale e uno degli esempi miglior conservati dell’architettura romana. Infatti si dice che sia un modelo per i centri sportivi moderni, grazie al suo ingenioso disegno. La fama del Colosseo ha fatto sì che il suo nome sia usato in altri edifici publici moderni, particolarmente negli Stati Uniti, dove teatri, sale di concerti e stadi si chiamano comunemente “colossei”. Ancora oggi è vincolato alla Chiesa Cattolica Romana e il Papa dirige la viacrucis fino all’anfiteatro ogni Venerdì di Pasqua. Nominato dall’UNESCO (insieme al centro storico di Roma) Patrimonio dell Umanità nel 1980, dal 2000 le autorità tengono l’edificio illuminato durante 48 ore ogni volta che viene posposta una sentenza di morte ad un condannato in qualsiasi parte del mondo. Icona della cultura occidentale, Il Colosseo è stato portato al cinema parecchie volte: nel1953 Vacanze romane, como sfondo per numerose scene; nel1954Demetrio e i gladiatori, l’imperatore Caligola condanna il cristiano Demetrio a lottare nel Colosseo; la fine del film del 195720 Million Miles to Earth ha luogo nel Colosseo; Bruce Lee ci ha combattuto contra Chuck Norris (1972Way of the Dragon) e anche Jean-Claude Van Damme contra Mickey Rourke (1997Double Team). Nell’opera cinematografica di Ridley Scott, Gladiator (2000) l’anfiteatro è ricreato digitalmente per ristabilire la sua gloria. Questa ricostruzione col computer è fedele, ma molti degli edifici attorno comparsi nel film non sono mai esistiti e neanche la vicinanza del con il Tevere è vera. Nel film di fantascienza The Core (2003), il monumento è distrutto da multipli raggi che lo riducono in pezzi insieme al resto di Roma. Lizzie McGuire (2003), è lo scenario dove la protagonista canta a migliaia di spettatori. E nel 2007 (come potete vedere nella foto), Amparo e degli amici pazzi per Roma. Curioso il fatto che la canzone di Cole PorterYou're the Top del musical Anything Goes (1934) includa il verso "You're the Top, You're the Colosseum" (sei il massimo, sei il Colosseo) Non è quindi difficile capire perché i romani siano fieri della grandiosità della loro città… Vi lasciamo qua l’immagine della copertina del film "Amparo e amici pazzi per Roma". Grazie Amparo e attenta ai tuoi amici... sono un po' strani anche se sembrano molto simpatici!
Come vi abbiamo raccontato nel nostro video natalizio, proprio pochi giorni fa, nella notte tra il 5 e il 6 gennaio(la notte della Befana) in Italia sono stati distribuiti i premi della Lotteria Italia abbinata come quasi ogni anno alla trasmissione "Carramba che fortuna!" presentata da Raffaella Carrà. Il primo premio di 5 milioni di euro è stato vinto da un biglietto venduto a Roma.
Il secondo premio, da 3 milioni di euro, è andato a un biglietto venduto vicino a Frosinone (sempre nel Lazio), mentre il terzo premio di 2 milioni di euro è stato venduto a Siracusa, in Sicilia. Come forse ricorderete, in Italia il premio va a un solo biglietto (e probabilmente a una sola persona), quindi beati i vincitori! Anche se bisogna dire che, curiosamente, alla tabaccheria-ricevitoria del quartiere Balduina, a Roma, dove è stato venduto il biglietto che si è aggiudicato il primo premio da 5 milioni di euro non c'è stata nessuna festa. La dea bendata ha bussato nella rivendita di via Duilio Galimberti 36, in un quartiere bene della Capitale, nel quadrante nordovest della città. «Hanno venduto qui il biglietto? Magari fosse toccato a me», ha detto Marco, un ragazzo che rientrava a casa, non lontano dalla fortunata tabaccheria. «Spero che a vincere questi 5 milioni sia stato qualcuno che lavora qui come colf o come badante: chi ci abita non ne avrebbe bisogno», ha osservato un tassista che aveva appena lasciato una signora sotto il portone di casa.
Complessivamente gli italiani hanno speso un importo pari a 92.680.900 euro, con un incremento del 13% rispetto all'ultima edizione. È quanto rende noto l'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato. Fino a questo momento, viene rilevato, sono stati assegnati premi per oltre 19,5 milioni di euro con la lotteria istantanea «Festa della Fortuna»; 7,5 milioni di euro con i premi settimanali attribuiti durante «Carramba che fortuna» e 1,4 milioni di euro con i premi giornalieri distribuiti nel corso della trasmissione televisiva «Festa Italiana». Ai premi citati va aggiunta la massa premi minima di 19.842.000 euro, ripartita nelle 4 categorie dei biglietti vincenti il cui elenco sarà disponibile sul sito www.aams.it.