martedì 21 dicembre 2021
giovedì 16 dicembre 2021
Buone feste
Le tirocinanti Antonella, Claudia e Marica ringraziano professoresse e alunni per aver reso quest'esperienza indimenticabile trattandoci con amore, rispetto e simpatia.
Buon Natale e felice Anno Nuovo! Un caloroso abbraccio virtuale e un in bocca al lupo a tutti!
https://www.youtube.com/watch?v=FNNk3059_7I
giovedì 9 dicembre 2021
Lingue e dialetti in Italia: una lezione con il professor Cesáreo Calvo.
Le variazioni linguistiche hanno a che vedere con la storia d'Italia. Difatti, fino al 1861 mancava un’unità politica e prevalevano i dialetti. Dopo l’Unità d’Italia, la conoscenza dell'italiano era ancora molto scarsa, infatti, solo il 2/3 % della popolazione parlava italiano. Dopo il secondo dopoguerra l'italiano standard si è diffuso grazie alla scuola e ai mass media: radio, cinema e in particolar modo la televisione. Però, in questo periodo, nella penisola c'è ancora una realtà multilingue: presenza di parole in dialetto in un discorso in italiano.
Oggigiorno, la lingua italiana ha una stratificazione complessa:
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l'italiano regionale: è il modo di parlare l’italiano nelle varie regioni ed è una varietá fondamentale della lingua italiana in quanto viene utilizzata quotidianamente da tutti i parlanti, nessuno parla l’italiano standard;
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i dialetti italiani: sono una varietà non standardizzata ristretta all'uso orale entro una communità locale ed esclusa dagli impieghi formali ed istituzionali.;
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le minoranze linguistiche storiche: gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa dalla maggioranza da minimo 300 anni. Per esempio: il catalano parlato nella città di Alghero in Sardegna, il grico parlato in Salento e nel sud della Calabria e l’Arbëresh parlato in un centinaio di località del sud;
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le nuove minoranze linguistiche: gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa dalla maggioranza da pochi anni. Ad esempio: la popolazione straniera in Italia.
giovedì 25 novembre 2021
25 Novembre: giornata internazionale sulla violenza contro le donne
Oggi, 25 novembre 2021, ricordiamo la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Dopo la questione pandemica, infatti, l'argomento più discusso è proprio questo. Nonostante il passare degli anni abbia portato "alcuni" cambiamenti nell'ambito sociale per il ruolo femminile, siamo ancora costretti a parlare e denunciare le migliaia di violenze e molestie che ogni giorno le donne di tutto il mondo subiscono.
Si è scelta la data del 25 novembre per la giornata sulla violenza sulle donne per ricordare 3 sorelle coraggiose, le sorelle Mirabal assassinate brutalmente il 25 novembre del 1960 da mandanti del dittatore Trujillo, il dittatore che sottomise la Repubblica Dominicana tenendola nel caos per più di 30 anni in uno dei regimi più sanguinari dell'America Latina. Le sorelle Mirabal avevano tentato di contrastare il regime di Trujillo e, per questo, furono assassinate.
La violenza contro le donne ha diverse sfaccettature. In genere si pensa che la violenza sia soltanto lo stupro consumato, ma non è così. Quello è un reato, anche molto grave, ma non è l'unica forma di violenza contro le donne , riassumendo il fenomeno in tre parole: "Minacciare, Umiliare, Picchiare". La violenza di genere non è solo l'aggressione fisica di un uomo contro una donna, ma include anche vessazioni psicologiche, ricatti economici, minacce, violenze sessuali, persecuzioni. Compiute da un uomo contro una donna in quanto donna. A volte sfocia nella sua forma più estrema, il feminicidio.
L'Eurostat in uno studio del 2017 sulla violenza sulle donne in Europa ha riportato un dato del 2015: in 215.000 reati a sfondo sessuale, il 90% delle vittime era di sesso femminile. 1 donna su 3 in tutto il mondo, secondo lo stesso studio, ha avuto esperienza di violenza fisica o psicologica, nella maggior parte dei casi per mano del proprio partner.
martedì 23 novembre 2021
giovedì 18 novembre 2021
I CAMBIAMENTI CLIMATICI
La vita sulla Terra esiste grazie alla combinazione di tre fattori: la giusta distanza dal Sole,la presenza di un’atmosfera e la presenza del ciclo dell’acqua.
Circa 4 miliardi di anni fa l’energia fornita dal Sole ha innescato il fenomeno che chiamiamo effetto serra: quando le radiazioni prodotte dalla terra e dirette verso lo spazio provano ad "uscire" vengono respinte dai gas serra e tornano indietro. In questo modo la terra si riscalda e la temperatura aumenta. L'effetto principale delle emissioni del gas serra è l'aumento della temperatura terrestre.
Se è un fenomeno così vantaggioso perché oggi siamo così preoccupati? Cosa vuole dire che è in corso il surriscaldamento del pianeta? E cosa si intende per cambiamento climatico?
I cambiamenti climatici ci sono sempre stati, nella storia del Pianeta, ma il riscaldamento climatico a cui assistiamo da circa 150 anni è anomalo perché è causato dall’uomo e dalle sue attività e si aggiunge all'effetto serra naturale.
Questi cambiamenti sono aumentati a partire dalla rivoluzione industriale,infatti,in questo periodo l’uomo ha rovesciato una quantita doppia di anidride carbonica e altri gas serra nell'atmosfera.
Rispetto al passato la temperatura media del Pianeta è aumentata di 0,98°e tra il 2030 e il 2050 si prevede un aumento di 1,5 °C. L'impatto del riscaldamento globale è già evidente: il ghiaccio marino artico è diminuito, mentre sono aumentate le maree costiere mostrando un aumento di 3,3 millimetri del livello del mare. L'ultimo decennio è stato il più caldo mai registrato e il 2020 è stato il secondo anno più caldo di sempre.
Le “stagioni degli incendi” sono diventate più lunghe e intense, come in Australia nel 2019,mentre le specie vegetali e animali si spostano in modo imprevedibile da un ecosistema all’altro, creando danni alla biodiversità in tutto il mondo.
Definire tutto questo con il termine climate change è corretto ma non rende abbastanza l’idea. Dobbiamo iniziare a parlare di crisi climatica.
Negli ultimi anni una persona che si è contraddistinta per le sue lotte contro i cambiamenti climatici è la giovane Greta Thunberg, attivista svedese per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico.
Greta ha deciso di non frequentare la scuola dopo che si sono verificati degli incendi boschivi senza precedenti che hanno colpito il suo paese durante l'estate,in una conferenza ha spiegato così la gravità del problema climatico: «Ciò che speriamo di ottenere da questa conferenza è di comprendere che siamo di fronte a una minaccia esistenziale. Questa è la crisi più grave che l'umanità abbia mai subito. Noi dobbiamo innanzitutto prenderne coscienza e fare qualcosa il più in fretta possibile per fermare le emissioni e cercare di salvare il salvabile.»
martedì 16 novembre 2021
La longevità dei sardi
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L'alimentazione: gli abitanti della Sardegna hanno una dieta variegata e ricca di fibre e legumi. Tra i cibi più apprezzati vi è il Pane Carasau, gustoso e croccante. Questa ricetta, tipica della regione, rappresenta la base di numerosi piatti sardi e viene spesso accostato a formaggi e salumi, o utilizzato per preparare lasagne e pasticci a base di ortaggi e verdure. Inoltre, un buon pasto è sempre accompagnato da un bicchiere di vino, meglio ancora se si tratta del Cannonau di Sardegna. Questo vino, rosso o rosato, è tra i più apprezzati della regione. Come emerso da diversi studi, il vino rosso può rappresentare un vero e proprio toccasana per il corpo, se consumato con moderazione. Questa bevanda è infatti ricca di antiossidanti e aiuta a prevenire l’invecchiamento, abbassare i livelli di colesterolo e proteggere la salute delle gengive. Inoltre, il vino rosso è in grado di ridurre l’incidenza di demenza senile, Alzheimer e aterosclerosi.
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La natura e l'attività fisica: gli abitanti della Sardegna amano stare a contatto con la natura e nella regione è radicata una forte tradizione agricola. Questa è la ragione per cui natura e attività fisica vanno di pari passo. Per esempio, la maggior parte dei pensionati cura l’orto. Quest’attività li tiene occupati mantenedoli attivi.
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L'aggregazione sociale: i nostri antenati vivevano all’interno di grandi famiglie e facevano parte di importanti comunità sociali. La domenica mattina era infatti un appuntamento fisso per i più anziani, che assistevano alla messa e trascorrevano il resto della giornata con amici e parenti, tra ricchi pranzi salutari e giochi di carte. La possibilità di impiegare diverse strategie per battere l'avversario aiuta a mantenere la mente in allenamento, altro elemento importante per la longevità. Uno dei giochi più popolari è la Scopa, in cui vince chi ha totalizzato il punteggio più elevato in una partita. Questo gioco ha origini molto antiche ed è, al giorno d’oggi, uno tra i più amati nella nostra nazione. Impossibile non citare la Tombola, che da anni anima i pomeriggi degli italiani. Questo gioco, protagonista di innumerevoli pranzi di Natale, ha avuto origine nella città di Napoli durante il XVIII secolo ed è ampiamente diffuso anche in Sardegna. Per vincere a Tombola ci si affida completamente alla fortuna, dando spesso vita a divertenti e innocui battibecchi tra i membri della famiglia.
In conclusione, l’aggregazione sociale, la buona alimentazione e il contatto con l’aria aperta rappresentano dunque fattori di grande importanza per una vita lunga e in salute, senza dimenticare l’attività fisica. Al giorno d’oggi è sempre più facile perdersi tra le mille distrazioni della vita moderna, ma non dovremmo mai dimenticare queste semplici regole per un’esistenza tranquilla e piacevole, come quella dei nostri nonni e bisnonni.
Vi consigliamo la visione del seguente video (Centenari sardi) e della puntata sulla Sardegna del documentario Netflix di Zac Efron intitolato “Con i piedi per terra”. Linkiamo in seguito due spezzoni:
Zac Efron parla con un novantasettenne
giovedì 4 novembre 2021
Il Ddl Zan
Il disegno di legge Zan, che prende il nome dal suo creatore, il deputato del PD Alessandro Zan, prevede l’inasprimento delle pene contro i crimini e le discriminazioni contro omosessuali, transessuali, donne e disabili. In base al testo del Ddl, approvato alla Camera nel novembre 2020, i reati collegati all’omofobia verrebbero equiparati a quelli sanciti dall’articolo 604 bis del codice penale che contrasta il razzismo e l’odio su base religiosa, punendo con la reclusione fino a quattro anni le discriminazioni basate sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità. Il disegno di legge istituisce anche una giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, per promuovere una più diffusa cultura del rispetto e dell’inclusione nonché di contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivati dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere. Questa proposta ha acceso il dibattito pubblico in Italia e ha diviso il mondo politico. Difatti, a grosse linee, la sinistra si schiera a favore e la destra contro. Per questo motivo, la legge Zan è rimasta per diversi mesi ferma a causa dell’ostruzionismo della Lega, che ha sempre sostenuto che la nostra costituzione già sancisca questi reati. Per contrastare questo pensiero, molti personaggi pubblici, hanno sfruttato la loro popolarità sui social per sensibilizzare l'opinione pubblica a riguardo. Per esempio, hanno lancianto l’hastag #diamociunamano e hanno pubblicato foto con la scritta «ddl Zan» sul palmo della mano.
martedì 2 novembre 2021
IL NOSTRO BLOG È TORNATO!
Ciao a tutti e ben trovati.
Siamo felici di annunciarvi che il nostro blog riapre i battenti per offrirvi di nuovo un OBLO' sull'Italia.
Quest'anno il nostro dipartimento è all'insegna del femminile💜.
Le insegnanti:
- Amparo Adán
- Eva Alcaraz
- Teresa Grau
- Francesca Gugliucci
- Giovanna Tonzanu
Le nostre assistenti Erasmus + Traineeship:
Antonella, Claudia e Marica
Tutte insieme vi terremo aggiornati sull'attualità, la lingua e la cultura italiana.
Seguiteci!
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