venerdì 30 novembre 2007

DOPO 13 ANNI MIGUEL BOSÉ TORNA IN ITALIA

Anche Miguel Bosé è uno di quei personaggi che hanno fatto parte dei ricordi musicali di italiani e spagnoli. Per questo ci è sembrato simpatico, proporvi quest'intervista nella quale racconta un po' del suo rapporto con il pubblico italiano e il perché del silenzio durato ben 13 anni.
Dov'è l'efebico ballerino-cantante di «Bravi ragazzi» o di «Super Superman»? È a Milano, dove anni fa sua madre, quella Lucia Borlani che era la più bella d'Italia, faceva la commessa in una pasticceria di viale Piave. E dove il 5 dicembre terrà l'unico concerto italiano. A pochi giorni da questo appuntamento i lettori di ViviMilano potranno incontrare Miguel Bosé in un Faccia a Faccia in Sala Buzzati (oggi venerdì 30, ore 18). Ne avranno di cose da domandargli. Bosé non canta in Italia da tredici anni (era amato anche da De Gregori, spesso critico con i colleghi, che una volta, in un incontro a quattr'occhi, gli disse che la sua versione di «Buonanotte fiorellino» era la sua preferita).
La pubblicazione nel nostro Paese dell'album «Papito», che contiene 14 grandi suoi successi riarrangiati e reinterpretati in duetto con grandissimi interpreti internazionali (tra cui Shakira, Ricky Martin, Michael Stipe, Laura Pausini, Juanes, Paulina Rubio e Julieta Venegas) e 2 hit rivisitate in duetto con Mina («Agua y sal») e con Noa («La vida es bella») segna una sorta di riconciliazione fra Miguel Bosé e l'Italia. Un idillio interrottosi bruscamente a metà degli anni '80 quando l'artista decise di cambiare stile passando dal genere «ballereccio» a qualcosa di più impegnato e baritonale.
Ed ecco alcune delle domande dell'intervista con Mario Luzzato Fegiz:

Come andò con «Bandido», l'album della svolta? «Quando lo proposi, il discografico italiano di allora mi disse: se intende buttare una carriera non vogliamo essere al suo fianco. Così lo feci uscire in Spagna, ne comprai 150 copie, le portai in Messico e da li partì un successo straordinario in tutti i paesi dell'America Latina. In Italia non ebbe successo, a dimostrazione che il vostro Paese ama le formule, gli schemi e detesta i cambiamenti. Ne è una dimostrazione Alberto Sordi che si è sempre proposto uguale a se stesso. L'Italia è molto conservatrice. La Spagna e l'America Latina sono diverse. Se un artista insiste nel riproporre se stesso la gente si annoia. È lo stesso pubblico che spinge verso il rinnovamento».

Com'è oggi Bosé dal vivo? «Naturale, spontaneo, secondo me bravo a cantare e a intrattenere. Ma sapete la cosa più buffa? La gente mi dice: come balli bene. In realtà io non ballo più da un pezzo, cammino. Ma si vede che nella mia falcata la gente vede qualcosa di danzereccio. Insomma non ballo, ma dò l'illusione del ballo. Quanto alle canzoni da eseguire durante lo show, mi sono affidato a un sondaggio via internet per conoscere i desideri dei fan».

Un duetto che le piacerebbe, ma che non ha ancora realizzato? «Con Caetano Veloso».
Ha studiato danza con Lindsay Kemp, Martha Graham, Alvin Ailey. Ha recitato con Visconti, Almodòvar... «Sì ma non mi sono mai sentito parte del mondo del cinema. È un posto dove passi la vita ad aspettare che ti chiamino. Impari a fare il mezzo punto, a ricamare cuscini. Per carità, io l'ho fatto con registi straordinari. Ma ti pagano per aspettare, non per recitare. La musica ha tempi veloci, vedi il risultato subito, c'è sempre qualcosa da fare o decidere».

Lei, figlio del torero Luis Miguel Dominguin, non ama la corrida. «È vero, anche se non mi sembra giusto sputare nel piatto dove ho mangiato e dove ancora mangiano molti miei nipoti. Ormai i toreri sono rockstar, guadagnano cifre astronomiche, sono bellissimi e fanno la pubblicità a profumi».

Lei ha sempre difeso le nuove leggi che in Spagna ammettono il matrimonio fra gay. «È vero. È giusto che lo stato si preoccupi di non escludere una parte di onesti cittadini che pagano le tasse. Nessuno è obbligato a contrarre matrimonio gay come nessuno è obbligato ad abortire. Ma la possibilità deve essere data a tutti».

Nella sua infanzia lei ha respirato lusso e cultura, fra attori, scrittori, pittori... «Sono cresciuto in un salotto molto esclusivo: non capita a tutti di giocare sulle ginocchia di Pablo Picasso».

giovedì 29 novembre 2007

Carrà: non sono in pensione, lavoro al mio ritorno in tv



Diversa da tutte perché uguale a se stessa, tailleur con spalline solidamente anni 80, pronta alla battuta, Raffaella Carrà ripercorre la sua carriera con un doppio cd-dvd "Raffica Carrà". Per chi ama i "come eravamo", imperdibile: tutte le sigle da Canzonissima 70. "Difficile scegliere... Ma che musica maestro mi rimarrà sempre nel cuore: segnò il mio debutto". Una, dieci, mille Carrà: ombelico scoperto, intrecci di nastri, trionfi di piume, pietre ("ho sempre odiato le paillettes"), strass, lamè.


Icona dei gay, primadonna - una rarità - dotata di autoironia, la Carrà spiega sorridendo che "non è una biografia. Spero di campare ancora a lungo e di tornare in tv. Vorrei avere la possibilità di congedarmi dal mio pubblico con una trasmissione, invece il rapporto con la gente è rimasto sospeso per ora. Ma forse siamo sulla strada giusta. Del Noce (n.d.r. direttore della Rai) mi ha proposto un programma, se firmerò il contratto potrebbe andare in onda a ottobre. Ma non dico cos'è. Deve dirlo lui. Non è bello scavalcare i ruoli".

Si racconta, allegra "perché dentro non so quanti anni ho, mi sento una ragazza. Ho sempre cercato di essere credibile, mai stata perbenista o buonista. Ho ballato con l'ombelico di fuori, per me era naturale. Da anticonformista, negli anni 70 vivevo con un uomo separato con tre figlie. Non smanio, va bene fare un programma ogni due, tre anni, teoria contraria a quella di Baudo. Ho più paura che la gente dica: "Ancora lei!", piuttosto che: "Dove è andata a finire?"".
Tanti gli aneddoti: a Milleluci le famose zeppe che Mina si rifiutò di abbassare, nonostante la differenza di altezza con lei. Maga Maghella? "Mi stava antipatica, era un incubo. Non amo le canzoni che ammiccano ai bambini, io li ho sempre trattati alla pari".

(testo adattato da Repubblica.it, 29 novembre 2007)

mercoledì 28 novembre 2007

IN FRIULI CON DENIS




Lunedì scorso Denis ci ha portato a fare un giro nel suo Friuli: abbiamo camminato tanto! Siamo passati per le città ed i paesini (molto belli e alcuni molto strani!); abbiamo assaggiato i suoi piatti tipici (dicono tra i migliori d'Europa!) e bevuto gli ottimi vini. Abbiamo imparato qualche parola di friulano con il suo corso accellerato e ci siamo lasciati trasportare (sospinti dalla bora!) indietro nel tempo con le foto di Tina Modotti e la bellissima canzone in friulano... che altro dire? È stato un viaggio molto bello e simpatico e speriamo di poterlo ripetere presto per i gruppi di martedì e giovedì. Nel frattempo: grazie a tutti e a denis e ... mandi mandi!

martedì 27 novembre 2007

In onda: Negramaro e Jovanotti

Immagini da Internet

"Cade la pioggia" è il titolo del terzo singolo (ecco il testo) estratto da "La finestra", l'ultimo CD dei Negramaro, e che vede come ospite Lorenzo Cherubini, in arte "Jovanotti". Questo nuovo brano è in rotazione radiofonica dalla settimana scorsa.

Così i Negramaro tornano in radio dopo aver venduto più di 200.000 copie di questo ultimo album e dopo i numero uno dei loro due singoli precendenti nelle classifiche italiane: "Parlami d'amore" e "L'immenso".


Copertina CD dal Web


La band è composta da Giuliano Sangiorgi (voce e chitarrista), Emmanuele Spedicato (chitarrista), Ermanno Carlà (bassista), Danilo Tasco (batterista), Andrea Mariano (pianista e sintetizzatori) e Andrea de Rocco (campionatore). E anche se l'inizio del gruppo risale al 1999, il loro primo CD, "Negramaro", è stato pubblicato nel 2003. Ma il successo della critica e del pubblico è avvenuto dopo il Festivalbar del 2005, dove hanno vinto il premio "Rivelazione dell'anno" con la canzone intitolata "Estate", estratta dall'album "Mentre tutto scorre". Mentre il brano "Solo3min" dello stesso CD, fa parte della colonna sonora del film "La febbre" di Alessandro D'Alatri.

Vi invito a vedere la puntata di
"Che tempo che fa" alla quale hanno partecipato i Negramaro con la canzone in diretta "L'immenso" e una piccola intervista a Giuliano Sangiorgi, voce e anche compositore della ban
d.

Fonte: www.negramaro.it

giovedì 22 novembre 2007

È il Parmigiano l'alimentare più rubato: sarà per questo che è così caro?


Nei supermercati italiani il prodotto alimentare che va letteralmente a ruba è il Parmigiano Reggiano. Ogni dieci confezioni vendute, una «salta» la barriera della cassa. Così, con il 10 per cento occupa il terzo posto nella classifica dei furti, subito dopo le lamette da barba (al 22 per cento ogni quattro confezioni vendute la quinta sparisce), le cartucce d'inchiostro per le stampanti (15 per cento). È quanto rileva la Cia-Confederazione italiana agricoltori sulla base dei dati contenuti nell'edizione 2007 del «Barometro mondiale dei furti nel retail». (da Corriere.it)

Noi comunque vi consigliamo di risparmiare su altre cose ma non di privarvi di un bel piatto di pasta con sopra del Parmigiano grattugiato. Cogliamo l'occasione poi di proporvi una gustosa ricetta con il famoso formaggio.


Sformato di parmigiano

Ingredienti :
6
uova intere
200 gr panna, fresca

200/250 gr
di parmigiano grattugiato
sale q.b
pepe q.b.
burro
x teglia
pangrattato per teglia

Ricetta :
1-Accendi il forno a 180°
2- Sbattere le
uova intere dentro una terrina
3-Aggiungi la panna
4-Aggiungi sale e pepe
5- Aggiungi il
formaggio grattugiato
6- Amalgamare bene il tutto
6- Imburrare una formina da plumcake
7- Passare dentro la formina il pangrattato (deve solo aderire al
burro), poi togliete l'eccesso di pangrattato
8- Versare il composto dentro la formina

9- Infornare a bagnomaria per 1 ora.

10- Servi lo sformato caldo o tiepido

Consigli : Ottimo servito con crema di piselli. Può essere anche un antipasto.

mercoledì 21 novembre 2007

A QUEL PAESE...


Non è facile mandare qualcuno a quel paese. Dipende dal nome. Del paese, ovviamente. Un sito americano, 2spare.com , ha pensato di classificare i nomi più bizzarri di villaggi e città sparse per l’Europa e gli Stati Uniti. E questo è il risultato dei nomi più bizzarri sparpagliati per il suolo italico e raggruppati per "argomento".

CHIODO FISSO. E allora si inizia con il sesso e con i paesi: FIGAZZANO (Brindisi), FICARAZZI (Palermo) e FIGALE, frazione di Montù Beccaria (Pavia) che, per par condicio, ospita anche SCAZZOLINO. E diventa veramente difficile non sorridere davanti a SESSO (Reggio Emilia) o GODO (Ravenna); per i più trasgressivi c’è pure ORGIA (Siena). In provincia di Siena c'è poi addirittura BELSEDERE, mentre a Chieti sembrano molto più espliciti: FALLO E BUONANOTTE.

FATTORIA– Tanti gli animali per le strade d’Italia. Da LISCIA DI VACCA (Sassari) a TORO(Campobasso), in compagnia di BUFALINA (Pisa) e BUFALOTTA (Roma). Nella vecchia Fattoria (Pistoia) però ci sono anche CANE (Brescia), GATTO (Catanzaro), TOPINA (Siena) e BEE (Verbania). Assortita la gabbia dei volatili con UCCELLONE (Piacenza), la più scontata L'AQUILA l’omaggio toscano a Walt Disney: PAPERINO (Prato).

GIOCHI– LAVORATE: è l’invito del comune di Sarno (Salerno). Tra le montagne vicino a Livigno ci si diverte a giocare a TREPALLE e c’è chi non si perderebbe una mano di SCOPA (Vercelli) oppure un partitone a MONOPOLI (Bari). Si manda tutto a PALLINO(Urbino) per poi tornare a BOMBA (Chieti). Giochi di parole che possono tirare a volte brutti scherzi: andreste in vacanza a RUBANO (Padova) e a RIVOLTELLA (Pavia)?
E che dire di BASTARDO (Perugia)? Chi ama il dark non si può perdere TOMBA (Udine) che si trova non molto lontano da PAESE (Treviso), che resta, a questo punto, il luogo migliore dove essere mandato.

(foto da Internet. Testo parziale del Corriere della sera)

E giusto per fare un omaggio a Raffaella Carrà, mito di molti dei nostri alunni (soprattutto di quelli di 4º!), vi invitiamo a guardare uno dei momenti più esilaranti della storia della televisione italiana: Benigni ospite della Carrà ripassa i nomi dell'anatomia in italiano.

Cliccate su questo link nel caso il video non si veda:


martedì 20 novembre 2007

I 30 ANNI DI HEIDI

Nel febbraio del 1978 andava in onda il primo episodio della serie che lanciò verso il successo i cartoni animati giapponesi e Heidi, che ancora va in onda su Italia 1, conquista ora il 20% degli ascolti e nuovi piccoli appassionati.

(foto da Internet)

Elemento fondamentale del successo di questo cartone animato è stata sicuramente la sigla cantata da Elisabetta Viviani, che è diventato uno dei cult dell'epoca.
I monti le sorridevano, le caprette le facevano ciao, la neve bianca sembrava latte di nuvola e tutto apparteneva a lei...
I mai dimenticati yodel che accompagnavano la voce di Elisabetta Viviani sono stati la colonna sonora dei pomeriggi di una generazione. Da quando, quel 7 febbraio del 1978, poco dopo le 17, RaiUno donò al pubblico dei piccini (soprattutto delle piccine) una delle serie di maggiore successo che la televisione ricordi, prima delle Winx, di Candy Candy, Hello Kitty, Lady Oscar: Heidi, cinquantadue episodi tratti da un classico della letteratura per l'infanzia della scrittrice svizzera Johanna Spyri. L'orfanella che diventa montanara, il nonno, il pastorello Peter, Clara e la signorina Rottermayer, le montagne, le valli e i prati in fiore.

La figura della ragazzina nasce dai disegni del maestro dell'animazione Isao Takahata, che si ispirò al personaggio letterario creato dalla Spiry. I paesaggi alpini che fanno da cornice alle avventure di Heidi e della sua compagnia furono invece affidati al talento di un giovane componente dello staff della Toei: si chiamava (e si chiama tuttora) Hayao Miyazaki, dopo qualche anno diventerà uno dei più celebri registi giapponesi, premio Oscar per La città incantata e Leone d'oro a Venezia per la carriera.

Tecnicamente, Heidi (titolo originale Arupusu no shojo Haiji) è un Shojo, cartone animato giapponese per un pubblico specificamente femminile, il primo trasmesso in Italia. Esistono Shojo manga (fumetti per ragazze), Shojo anime (cartoon per ragazze) con i sottogeneri sportivi (Mila e Shiro) e majocco (il filone delle maghette). Al centro c'è un'eroina femminile più o meno romantica, secondo l'evoluzione del gusto e il contesto degli anni.
La storia ormai è nota. Heidi, bambina svizzera del paesino di Mayenfeld, rimasta orfana, all'età di cinque anni viene affidata dalla zia Dete - che ha trovato un lavoro a Francoforte - al nonno che vive, solitario, in una baita di montagna. Durante il cammino che la porterà alla baita del nonno, Heidi conosce il pastorello Peter e fa amicizia con le sue caprette, poi conosce il nonno, taciturno e scontroso, che però ben presto cederà alla tenerezza della nipotina. Le notti trascorse a guardare il cielo stellato dal suo letto di paglia, con accanto Nebbia, un gigantesco San Bernardo. Una vita idilliaca. Rovinata, però, dalla zia Dete, che la porta via dal nonno per mandarla a studiare a Francoforte e fare la dama di compagnia a Clara, ricca bambina paralitica che diventerà la sua migliore amica. Oltre alle tristezze della vita di città, Heidi dovrà fare i conti con la signorina Rottenmayer, severissima istitutrice. Ma la generosità e il carattere gioioso di Heidi faranno il miracolo: Clara, giunta nel paesino di montagna della sua amichetta, riuscirà a vincere la malattia e tornerà a camminare.

(testo parziale da La Repubblica)


E ora gustatevi la sigla in italiano... vi strapperà almeno un sorriso!

sabato 17 novembre 2007

Con Moretti alla ricerca di Pasolini

(Immagine da Internet)

L'altro giorno, con gli alunni del 4º anno, abbiamo visto la prima parte di "CARO DIARIO" di NANNI MORETTI e ci siamo soffermati sulle ultime sequenze nelle quali, seguendo Moretti sulla sua Vespa e sospinti dalle note di Keith Jarrett, arriviamo sul luogo nel quale venne assassinato PIER PAOLO PASOLINI.







Maria Pace Ottieri sull'articolo "Pier Paolo Pasolini, un corsaro con la forza educata dell'indignazione" apparso su un supplemento de La Repubblica di qualche giorno fa diceva: "Ci sono tanti modi di sentire una mancanza (...). Ma quello che oggi rende più struggente l'assenza di uno dei nostri intellettuali più acuti, è la certezza che solo lui ha saputo capire una modernità sempre più approssimativa" (...) e la consapevolezza che Pasolini fu capace di vedere ed interpretare il nostro tempo come forse nessun 'altro intellettuale italiano degli ultimi decenni.

Forse per questo, un altro "corsaro", FABRIZIO DE ANDRÉ gli volle dedicare la bellissima "Una storia sbagliata" che potete ascoltare in questo video creato dalla nostra amica Mª Jesús:



mercoledì 14 novembre 2007

CONFERENZA SU ROBERTO ROSSELLINI

Venerdì 16 novembre alle 19:00 presso il Salón de Grados della Facoltà di Filologia di Valencia (Avda. Blasco Ibañez 32) il professore Angelo De Castro terrà la conferenza "Roberto Rossellini: uno sguardo su realtà e storia". È questa un'ottima opportunità per conoscere e apprezzare la filmografia di uno dei più importanti esponenti del Neorealismo.

martedì 13 novembre 2007

"Primo Tempo" di Ligabue e "Giannabest" di Gianna Nannini

Venerdì prossimo ad arrivare nei negozi italiani saranno:

Copertine CD da Internet


"Primo Tempo" è il primo best of di Luciano Ligabue, che arriva dopo vent'anni di carriera e prevede un "Secondo Tempo" previsto per maggio del prossimo anno.

Con questo "Primo Tempo" Luciano Ligabue ripercorre i suoi primi cinque anni di carriera musicale, dall'album "Ligabue" del 1990 a "Buon Compleanno Elvis" del 1995, in una confezione speciale di CD+DVD dove saranno incise 34 canzoni (18 tracce audio e 16 videoclip). Però non finisce tutto qui, in questa nuova pubblicazione del cantante emiliano, troveremo anche 2 brani inediti: "Niente Paura", attualmente in programmazione nelle radio come primo singolo e "Buonanotte all'Italia".
Sarà il secondo volume di questo best of a ripercorrere da "Su e giù da un palco" (1997) al suo precedente CD "Nome e Cognome" (2005).
Dal 17 novembre al 21 diciembre, Luciano Ligabue sarà impegnato in una
tournée di 14 concerti (7 al Pallalottomatica di Roma e altri 7 al DatchForum Assago di Milano), che in prevendita ha già registrato il tutto esaurito.


Vi postiamo qui il videoclip di "Niente Paura":









La cantante senese di "Sei nell'anima", colonna sonora del film "Manuale d'amore 2" e "Meravigliosa creatura", che avrete sentito sullo spot pubblicitario della "Fiat Bravo", arriverà nei negozi anche lei questo 16 novembre con il suo best of "GIANNABEST".

Sono passati trent'anni dal suo primo CD "Gianna Nannini", anni durante i quali ha pubblicato 23 Album. Dopo "Grazie" del 2006, Gianna Nannini ci presenta questa raccolta di canzoni in un doppio CD dove troveremo le 26 canzoni più importanti della sua carriera musicale più 3 brani inediti.
"Suicidio d'amore" è stata la canzone scelta come primo singolo ed è in onda nelle radio dallo scorso 12 ottobre.

Ecco
"Suicidio d'amore":




Fonte: http://www.giannanannini.com/

domenica 11 novembre 2007

CIAO, NONNO BIAGI

Nonno Biagi. Così veniva chiamato affettuosamente in Rai Enzo Biagi, un po' per l'età e un po' per l'aspetto rassicurante e saggio. È morto questa settimana che si è appena conclusa, gli altri blog amici gli avevano già dedicato dei post e così vi invitiamo a visitarli per aver maggiori notizie su di lui, ma volevamo anche noi farvi apprezzare la grandezza morale di questo giornalista che mancherà un po' a tutti gli italiani.
Vi lasciamo con tre video: uno ne descrive la vita; un altro, quello delle Iene, propone un'intervista semiseria e l'ultimo, è la famosissima intervista di Biagi a Benigni.




giovedì 8 novembre 2007

I dieci comandamenti del mafioso


Le regole di appartenenza mostrano una grande attenzione ai valori morali e sessuali

PALERMO - L'elenco delle dieci regole di appartenenza alla mafia , scoperto nel covo del boss Lo Piccolo arrestato lunedì e intitolato "diritti e doveri":

1 - «Non ci si può presentare da soli a un altro amico nostro, se non è un terzo a farlo»

2 - «Non si guardano mogli di amici nostri»

3 - «Non si fanno comparati (amicizia ndr) con gli sbirri»

4 - «Non si frequentano né taverne né circoli»

5 - «Si ha il dovere in qualsiasi momento di essere disponibile a Cosa nostra. Anche se c'è la moglie che sta per partorire»

6 - «Si rispettano in maniera categorica gli appuntamenti»

7 - «Si ci deve portare rispetto alla moglie»

8 - «Quando si è chiamati a sapere qualcosa si dovrà dire la verità»

9 - «Non ci si può appropriare di soldi che sono di altri e di altre famiglie»

10 - «Niente affiliazione per chi ha un parente stretto nelle varie forze dell'ordine, oppure chi ha tradimenti sentimentali in famiglia, o chi ha un comportamento pessimo e che non tiene ai valori morali»


(Fonte: Corriere.it, 8 novembre 2007)

mercoledì 7 novembre 2007

STONATA: Il nuovo disco di Giorgia

La copertina del nuovo album di Giorgia (dal Web)

Da oggi e in modo regolare (una volta a settimana), vi riporteremo alcune delle novità del panorama musicale italiano. Ho pensato di iniziare da Giorgia, visto che oggi, venerdì 9 Novembre, verrà pubblicato il suo nuovo CD.

Sono trascorsi ben 4 anni dal suo ultimo disco di inediti "Ladra di vento", il quale conteneva "Gocce di memoria", colonna sonora del film "La finestra di fronte" di Frezan Ozpetek. Giorgia ritorna sulla scena musicale con questo suo nono album di studio intitolato "Stonata"; il decimo se teniamo conto del suo precedente CD dal vivo "MTV Unplegged Giorgia".
Saranno quindici i brani incisi su questo "Stonata", tra i quali troveremo come primo singolo "Parlo con te", in onda nelle radio italiane dal 12 ottobre, e un duetto con la grande Mina, "Poche parole".
Vi riportiamo qui un'intervista fatta da tgcom alla cantante romana approposito del suo nuovo CD.

Guardate il videoclip "Parlo con te":






Fonte: http://www.giorgia.net/ / http://www.radioitalia.it/

Colgo l’occasione per ringraziare Giò e Denis che mi fanno partecipare al loro blog e mi hanno affidato questa sezione.

Questo è il primo post della nostra amica e alunna Mª Jesús che da oggi collaborerà al nostro Blog in maniera ufficiale (finora era stata il nostro aiuto esterno!) e si occuperà della sezione musicale. Benvenuta e grazie!

lunedì 5 novembre 2007

CHE TEMPO CHE FA


Che tempo che fa è una trasmissione televisiva condotta da Fabio Fazio che va in onda sulla terza rete RAI dal 2003 ogni sabato e domenica dalle 20:10 alle 21:30.
Nel 2003 il programma era basato prevalentemente sulle informazioni meteorologiche italiane ed internazionali, rifacendosi già nel titolo alla trasmissione madre delle rubriche sulle previsioni del tempo "Che tempo fa?" (vedi
Meteo1) del mitico Edmondo Bernacca, della quale viene citato il tema musicale della sigla, ma con il tempo si è trasformato in un programma di approfondimento e di costume con interviste a ospiti e con la partecipazione e gli interventi comici e satirici della cattivissima ma simpaticissima, Luciana Littizzetto e del bravissimo Antonio Albanese.


Nella puntata di ieri, domenica 4 novembre, l'ospite era Roberto Saviano, il giovane autore del libro "Gomorra" (vedi il nostro post di qualche mese fa)che ha concesso a Fabio Fazio un'intervista molto bella sulla "scrittura" e sulla funzione della letteratura, ma anche sul meccanismo della criminalità organizzata. Ricordiamo che Saviano, dopo il successo del suo libro, vive sotto scorta per le minacce ricevute dalla Camorra.

Vi invitiamo a guardarla CLICCANDO QUI.

domenica 4 novembre 2007

INDEDITO DI BATTISTI E MOGOL


Mitico Battisti...

e per ricordarlo esce questi giorni in Italia "Il nostro canto libero", un cofanetto con il dvd delle interpretazioni tv e 2 cd con i maggiori successi, compresi due brani inediti del 1972 nati dalla collaborazione Mogol-Battisti.
Puoi leggere tutto l'articolo, guardare il video e ascoltare le canzoni.

QUALI SONO LE MINORANZE LINGUISTICHE IN ITALIA E DOVE SONO?

In Italia si parlano 12 lingue ufficialmente riconosciute , oltre all’ italiano . Da nord a sud, circa 3 milioni di persone, distribuite i...