“È stato un bel viaggio, dove incredibilmente siamo riusciti a fare tantissime cose. Siamo stati fortunati a scegliere Firenze, perché in pochi giorni c’è tempo per farsi un’idea di com’è la città e che c’è di bello, anche se sempre c’è bisogno di più calma per visitare una città.”
Xavi
“Uscimmo dall’aeroporto di Valencia venerdì sera e arrivammo a Pisa con il Diluvio Universale, pioveva a catinelle, menomale che a Firenze no.
Prima di andare in albergo cenammo, lasciando quasi tutte le valigie all’interno della macchina di Enrico, il fidanzato di Ana, che piacevolmente si è occupato dell’alloggio e del mangiare. Grazie Enrico! Grazie ladri per non avere rubato la macchina di Enrico!
Il gruppo era eterogeneo ma ben affiatato, nessuno si è arrabbiato e la convivenza è stata molto gradevole. Grazie a tutti!
Firenze con la pioggia è bella, ma senza è bellissima, splendente, sembra che ti trovi nel Medioevo, se non fosse per i tanti turisti che ti trovi ad ogni angolo. Grazie Firenze!”
Nati
"Finalmente arrivò il venerdi, mi diressi dal lavoro a casa mia pensando alle cose che dovevo mettere in valigia. Mangiai qualcosa e mia sorella insieme a mio cognato mi portarono all’aeroporto. La macchina mi lasciò con un’ora di anticipo al decollo dell'aereo e andai senza fretta a fare il check-in dove trovai Gregorio. Sembrava tutto a posto fino al momento in cui la hostess mi disse che la mia carta di identità era scaduta... erano cominciati i guai..."
Carlos
“Una serata siamo andati in pizzeria e ho visto un personaggio da lontano vicino ai bagni che assomigliava a un attore. Dopo lui si è avvicinato e guarda un po’, era proprio “Elvis ". Io mi sono chiesta ma non era morto? Quello che era incredibile è che la sua faccia era uguale dopo tanti anni, fresca, giovane. Il pizzaiolo mi aveva raccontato che il vero "Elvis" era affaticato per la sua vita frenetica, quindi aveva deciso di abitare nel piccolo paesino toscano di Fiesole. Era davvero pazzesco, ma quel ragazzo era suo figlio e nessuno lo sapeva. Tutti pensavano che faceva finta di essere " Elvis ". Per prendere un po’ di soldi suonava un’assurda chitarra e cantava, davvero male. Dopo cena è venuto un uomo che era vecchio, ma assomigliava moltissimo al sedicente Elvis. Era nascosto dietro due tavolini e guardava lo spettacolo di due ragazze del Conservatorio di Torrent che suonavano e cantavano come angeli. Di nuovo mi sono fatta la stessa domanda e mi hanno confermato che era proprio lui. Non potevo credere a quello che succedeva davanti ai miei occhi. E così è successo ma lo so che non mi crederà mai nessuno. Elvis abita a Firenze! Menomale che i miei compagni conoscono questo segreto.”
Asun
4 commenti:
Questo viaggio è stato meraviglioso.
tutta la gente che che ho conosciuto in questo viaggio è fantastica e
Firenze è una delle città piu belle che io non ho visto mai.
Molti baci a Xavi, Gregorio, Carlos, Amparo, Nati, Raul, Asun, Arthur, Saray
e Denis...(scusate se mi dimentico qualcuno) che hanno fatto che
questo viaggio è unforgettable.
ciao¡¡¡
E' bello leggere i racconti di un bel viaggio come questo. Credo che visitare il paese nel quale si parla la lingua che si studia (e in più con i compagni di classe e il professore) non solo sia il modo migliore per imparare, ma anche un modo per sentirsi parte di quello che si studia (un sentimento difficilmente acquisibile solo a lezione). Speriamo se ne possa fare un altro il prossimo anno!
A proposito, ma come mai non ci avete detto che Villa frequenta il vostro corso di italiano?!! ;))
stamattina ho lasciato un biglietto nel citofono...
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