Decisione provvisoria del giudice, che accoglie il ricorso del Codacons. In attesa dell'esame in camera di consiglio, fissato per il 17 gennaio.
"Apocalypto", il Tar del Lazio impone il divieto ai minori di 14 anni
Violenza, torture, sevizie, uccisioni. Troppe. E così la seconda sezione del Tar del Lazio, presieduta da Italo Riggio, ha deciso di vietare provvisoriamente ai minori di 14 anni il film di Mel Gibson, Apocalypto. Un'ordinanza che contraddice quella della Commissione di revisione cinematografica, che aveva deciso la distribuzione nelle sale senza alcun divieto. Per contestare questa scelta l'associazione dei consumatori Codacons si era, appunto, rivolta al Tar. Che, oggi, le ha dato ragione. Certo, questo emesso dal tribunale amministrativo non è un verdetto definitivo. Ma un provvedimento deciso, diciamo così, in via cautelativa. L'ordinanza, comunque, entra già nel merito della questione: "Il film Apocalypto contiene numerose scene di estrema violenza che si susseguono incessantemente per tutta la durata dello spettacolo, non adatte ad un pubblico di minori", vi si legge infatti. E dunque, esistendo a parere del giudice i "presupposti dell'estrema gravità e urgenza", viene deciso il divieto. Tutto questo, comunque, fino alla discussione della vicenda in camera di consiglio, già fissata al prossimo 17 gennaio 2007.
La pellicola di Gibson, che ricostruisce in modo particolarmente cruento le lotte interne alla civiltà Maya, è nelle sale da venerdì. E nel primo week end di programmazione, senza alcun divieto ai minori (malgrado le perplessità espresse da più parti, compreso il ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli), si è piazzato secondo al boxoffice di casa nostra. Preceduto dal Daniel Craig-James Bond di Casino Royale. A dimostrazione che il fascino eterno del marchio 007 vale più anche del polverone mediatico (con annessa pubblicità gratuita) che ha circondato lo sbarco di Apocalypto.
Testo e immagini da La Repubblica.
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