

Il Lambrusco e il Parmigiano Reggiano sono dei prodotti dalle caratteristiche particolari, inimitabili, assolutamente originali e possiamo dire
Li conosciamo perché sono diffusi in tutto il mondo, tuttavia che cosa hanno in comune?. Tutti e due provengono dalla stessa terra
e vengono prodotti in Emilia-Romagna.
Ma una delle peculiarità che dobbiamo sottolineare
è la leggerezza presente nel vino e anche nel formaggio. Il lambrusco è un vino leggero, moderatamente alcolico ed estremamente digeribile, mentre il parmigiano è leggero per la sua
facile digestione ed assimilazione.
Come curiosità il famoso amante Casanova, che era un gran gourmet, lo mangiava spesso e lo regalava alle sue conquiste. E anche Napoleone lo apprezzava e lo mangiava con insalata di fagioli. Ricordate che lui era sposato con Maria Luigia duchessa di Parma.
Per quelli di voi a cui non piace l`alcol, avete anche la versione del Lambrusco senza alcol, una vera novità.
Per ultimo non vorrei finire senza parlare dell`aceto balsamico, perché è uno degli ambasciatori del territorio emiliano-romagnolo insieme al parmigiano ed il lambrusco. E vi consiglio anche un piatto gustoso e velocissimo, ma pieno di nutrienti: scaglie di Parmigiano con l`aceto balsamico. Prendete dell`ottimo parmigiano e fate delle scaglie. Alla fine bagnate il parmigiano Reggiano con del buon aceto balsamico modenese. Il sapore che vi resterà in bocca è unico. Il perfetto abbinamento: un Lambrusco Salamino di Santa croce rosso, frizzante, fresco e profumato. Buon appetito!
Le foto della latteria che produce il parmigiano e quella con le botti contenenti il prezioso aceto balsamico sono state scattate da Amparo Navalón. Le due belle ragazze della foto, invece, sono Asun e Nati. La foto è stata scattata a Roma, il vino assieme al quale stanno posando non è il famoso Lambrusco ma un Barbera d'Alba e a quanto pare dalle facce allegre delle nostre ambasciatrici del buon gusto è altrettanto buono.
In Italia, negli ultimi dodici mesi, un milione di donne ha subito violenza, fisica o sessuale. Solo nei primi sei mesi del 2007 ne sono state uccise 62, 141 sono state oggetto di tentato omicidio, 1805 sono state abusate, 10.383 sono state vittime di pugni, botte, bruciature, ossa rotte. Eccola la realtà: in Italia più di 6 milioni e mezzo di donne ha subito una volta nella vita una forma di violenza fisica o sessuale. Le vittime - soprattutto tra i 25 e i 40 anni - sono in numero maggiore donne laureate e diplomate, dirigenti e imprenditrici, donne che hanno pagato con un sopruso la loro emancipazione culturale, economica, la loro autonomia e libertà.
Da noi la violenza è la prima causa di morte o invalidità permanente delle donne tra i 14 e i 50 anni. Più del cancro. Più degli incidenti stradali. Ogni giorno, da Bolzano a Catania, sette donne sono prese a botte, oppure sono oggetto di ingiurie o subiscono abusi. Il 22 per cento in più rispetto all'anno scorso.
Il pericolo per le donne è la strada, la notte, ma lo è molto di più, la normalità. Le statistiche infatti, ci rimandano a una verità molto più brutale: che la violenza sta in casa, nella coppia, nella famiglia.
(Testo adattato da La Repubblica. Foto dal web)
Fino a poco tempo fa, alla rituale domanda dei nostri alunni: "¿Cómo se dice botellón in italiano? " non sapevamo mai cosa rispondere perché non avevamo mai visto in Italia questa "usanza" che consideravamo tipicamente spagnola (o almeno questa è la nostra percezione, fateci sapere se ci sbagliamo...).
Da qualche tempo invece, la "moda" è arrivata anche in Italia, complici gli scambi Erasmus e Facebook come dimostra la festa che si è tenuta ieri sera (giovedì 20) a Genova.
La parola "Aperitivo", di solito, si riferisce all’abitudine, ormai nota in tutta l’Italia, di ritrovarsi prima dell’ora di cena, in un locale a consumare stuzzichini* e cocktail analcolici o poco alcolici.
Si usa chiamare "Aperitivo" anche il cocktail stesso che appunto viene consumato prima del pasto. I più diffusi in tal senso sono il Pirlo, lo Spritz, Il Campari, il Rossini e il San Pellegrino.
La moda dell'aperitivo è ormai ben radicata in tutta Italia già da diversi anni, e si sta diffondendo anche in altri paesi.
L’aperitivo è ormai diffuso ovunque, ma è proprio a Torino che è nato, grazie ad Antonio Benedetto Carpano, che nel
Dalle mie parti si prende lo Spritz che è appunto un aperitivo alcolico i cui natali storici hanno radici ai tempi della amministrazione austoungarica nel Veneto, nel Friuli Venezia Giulia e nell'Istria. Nella sua forma originaria era ottenuto dalla semplice mescolanza fra acqua e vino frizzante (in prevalenza bianco), viene tuttora comunemente consumato in tutto il Triveneto**. Negli anni vi sono state apportate varie modifiche fino a renderlo un vero e proprio aperitivo. La sua consacrazione è avvenuta tramite la pubblicità di una nota casa produttrice di bevande alcoliche che ad inizio 2008 ha avviato una campagna pubblicitaria inneggiante al consumo di Spritz Aperol. In Friuli specialmente nella provincia di Pordenone lo spritz con l'Aperol assume il nome di "Furlan" spesso servito con un'oliva all'interno.
La foto che vedete qui sopra ce l’ha mandata una nostra alunna di Avanzato 2, Amparo Torres. Non ci ha detto in quale città è stata scattata, né quale è l’aperitivo che sta bevendo, ma visto che il colore è rosso, possiamo azzardare a dire che si tratta dello Spritz Aperol.
*Stuzzichino: spuntino, cibo appetitoso e leggero che stuzzica l’appetito
**Oggi si usa il termine Triveneto per riferirsi alle tre regioni italiane del Veneto, del Trentino - Alto Adige e del Friuli -Venezia Giulia.
Cari lettori e lettrici, oggi voglio parlarvi di un argomento che mi sta particolarmente a cuore: Il turismo responsabile. Viaggiare è me...