martedì 5 dicembre 2006

fincipit: un gioco con gli incipit

FINCIPIT
ECCO IL GIOCO DEI BLOGGER TRA LETTERATURA E NONSENSE.


Nato pochi giorni fa sta facendo centinaia di proseliti in Rete.
Repubblica ora lo propone ai lettori, stuzzicandone la fantasia.
Fincipit, ecco il gioco dei blogger tra letteratura e nonsense.
Basta prendere l'inizio di un romanzo, di una canzone o di una poesia e farlo terminare subito. Con effetti esilaranti e spesso inaspettati.

E' UN GIOCO letterario. E sta facendo letteralmente impazzire i blogger. Che, da circa dieci giorni, si sfidano a chi ne inventa di più. Si chiama Fincipit ed è frutto della fantasia di Alessandro Bonino, alias eiochemipensavo, titolare del blog preso d'assalto grazie a quest'idea apparentemente banale, ma molto efficace. Prendere l'incipit di una poesia, di un romanzo, di una canzone e farlo terminare subito, dandogli un senso compiuto senza rispettare la "trama" vera e andando nella direzione più strana e creativa. Il risultato, va da sé, è stralunato, dadaista e dissacratorio, per questo molto divertente. Oltre ad avere il merito di creare una inedita commistione tra cultura e divertissement. Qualche esempio catturato dal blog Eio, per capirsi meglio: "Quando Zarathustra ebbe trent'anni, lasciò il suo paese e il lago del suo paese e andò sui monti. Lì trovò l'amore della sua vita, il Superuomo" (Gigi Massi). Oppure: "Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, fortuna che il mio Suv c'aveva il Gps" (marchino). E ancora: "Cera una volta, poi continuavamo a scivolare e allora abbiamo messo il linoleum" (nexus). Si potrebbe andare avanti all'infinito perché infiniti sono i Fincipit citati nel blog di Alessandro Bonino.
Partendo dall'idea di Eio anche Repubblica.it ha deciso di stuzzicare
la fantasia dei lettori. Noi vi proponiamo alcuni incipit famosi, a voi tocca trasformarli in Fincipit. I risultati migliori saranno pubblicati. Trentadue anni, di Cuneo, una professione che non ha nulla a che fare con la Rete, naviga da quando andava all'Università (metà degli anni '90) e ha esordito con il blog nel 2004. Riuscendo a creare una community invidiabile. Che ora, con il Fincipit, ha raggiunto risultati inaspettati persino per il suo autore: "L'idea è nata il 23 novembre e da allora sono centinaia le persone che stanno partecipando al gioco - spiega - Non solo: tantissimi blogger lo riprendono e lo fanno proprio, indipendentemente dalla paternità. E questo perché, evidentemente, funziona, suscita curiosità e fa divertire". Non è stato Alessandro a battezzarlo Fincipit, il nome è nato da una sinergia, come molte delle idee della Rete: "Io ho pubblicato tre esempi e Stark, un altro blogger, mi ha scritto suggerendo la definizione che mi è sembrata davvero calzante, tanto che l'ho fatta mia". Il successo dell'iniziativa ha provocato addirittura una corsa alla definizione migliore. Luoghinoncomuni.com lo battezza Story Trimming:"La cosa è interessante, si prende una storia e la si condensa il più possibile, con il risultato che, a volte, ne esce una storia completamente nuova, o magari solo lo spunto di una storia. Nel non detto, nell'omissione sta in fondo tutta la magia, in un attimo il lettore è obbligato ad inventare il resto".

Ed ecco qualche esempio:
Mario: "Sandokaan, Sandokaan alla buon ora! La vogliamo spostare 'sta Tigra parcheggiata in seconda fila!!???". O Garbaland: "Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade, prendo subito il raccordo anulare e non se ne parli più". Mentre Proesie stravolge De Andrè: "Dormi sepolto in un caNpo di grano ché la mietitrebbia nonciàilfrenoamano". O queste altre: "Sempre caro mi fu quest'ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude Che infin decisi di potarla e fu la luce". Augusto C. "M'illumino d'immenso... ma toglimi di testa st' abat jour";Marco Bracci "Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, era ormai un ramo secco perchè l'orologio si era fermato". Bonita Pinto: "Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura, chè la diritta via era smarrita vissi così la splendida avventura con Sharon Stone, mia diva preferita". Bonita Pinto: "Marco se n'è andato e non ritorna più... Tutto s'è fregato, perfino i miei bijoux!". Bonita Pinto: "Era un vecchio che pescava da solo su una barca a vela nella Corrente del Golfo, molti lo cercavano, bin laden lo chiamavano". Jerry: "L'albero a cui tendevi la pargoletta mano era un ippocastano... or comò accanto al divano!

Ce n'è per tutti i gusti e per tutte le creatività. Ora, provateci voi.

Testo adattato da La Repubblica e immagine tratta da Internet

1 commento:

Anonimo ha detto...

di a da in con su per sturm truppen

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