domenica 10 dicembre 2006

vent'anni di musica italiana






La scorsa settimana PEDRO PONCE MORA ci ha accompagnato in una passeggiata per la MUSICA ITALIANA.

Ve ne offriamo un breve riassunto e qualche immagine.

VENT’ANNI DI MUSICA ITALIANA
1980-2000: dalla rinascita di Sanremo alla rivoluzione digitale

GLI ANNI 80: LA MUSICA SI GUARDA E SI ASCOLTA

Gli anni ’80 nascondono sotto un’apparente pacificazione, un riacutizzarsi di conflitti sociali e politici quali per esempio: la strage di Bologna, la scoperta della loggia massonica P2, il delitto del generale Dalla Chiesa o l’attentato al Papa Giovanni Paolo II. In questo scenario si assiste alla rinascita del festival di Sanremo che vede il trionfo sia di artisti già famosi (Albano e Romina, Ricchi e Poveri, Massino Rainieri) che di artisti emergenti, come per esempio: Paola Turci ed Eros Ramazzotti il quale debutta proprio a Sanremo nell ’82, per poi vincerlo nell’86.
Un’altra figura importante di questo decennio è Franco Battiato, che conosce il grande successo con il suo album, "La voce del Padrone" (1981): il primo 33 giri italiano a raggiungere il milione di copie vendute. La canzone "Centro di gravità permanente" diventa un tormentone.
La musica subisce inoltre in questo periodo un cambiamento fondamentale grazie alla diffusione della musica attraverso il video-clip; ma è soprattutto il nuovo supporto digitale, il CD, a sconvolgere il panorama musicale obbligando il vinile ad andare in pensione. La globalizzazione musicale ha una duplice conseguenza: da una parte crea una certa omologazione che obbliga persino la figura del cantautore ad accettare una sorta di contaminazione con la melodia pop (arrangiamenti elettronici e un parziale abbandono dei contenuti politici); dall’altra, favorisce anche la professionalità necessaria per creare un prodotto che deve resistere in un mercato sempre meno regionale e sempre più attento agli scenari internazionali.
Negli anni ‘80 i grandi successi li cantano Mia Martini, Ramazzotti, Luca Carboni, Gianna Nannini, Fabio Concato, RAF, Franco Battiato, Vasco Rossi, Zucchero.
Buona parte della vecchia guardia dei cantautori degli anni ‘70 trova negli ‘80 conferma o nuovi successsi , come Claudio Baglioni con uno dei suoi hit più riusciti: "La vita è adesso" (1985), che vende un milione e mezzo di copie, stabilendo un nuovo record di vendite.

GLI ANNI 90: LA RIVOLUZIONE DIGITALE

Per quanto riguarda la scena politica italiana, gli anni 90 si aprono con il segno della violenza e della corruzione: scoppia Tangentopoli, la Democracia Cristiana scompare e il partito comunista si smembra; la mafia uccide i guidici Falcone e Borsellino e inizia una serie di stragi che riapre un periodo di grande confusione nel Bel Paese.
Sulla scena musica, la rivoluzione digitale segna gli anni Novanta. Nel ‘92 nasce il formato MP3 e alla fine dei novanta compare il fenomeno Napster e la tecnica del file-sharing su Internet che cambieranno inesorabilmente il panorama musicale.
In questo decennio si distinguono due tendenze: da una parte, l’eredità della seconda metà degli anni ‘80, quella della maturità della canzone d’autore, con la modernizzazione delle produzioni e contemporaneamente con il disimpegno dei contenuti verso una dimensione più privata e intima; dall’altra, si impongono con forza modelli stranieri: il linguaggio dell’hip hop e il rock.
La diffussione del rap avviene è forse la novità musicale pìu notevole in Italia e Jovanotti ne è un primo rappresentante. Nel ‘91 il suo album "Una tribù che balla" definisce proprio la pulsione della musica in questo decennio: "50 per cento contenuto, 50 per cento movimento". Iniziano a apparire nei suoi testi i temi dell'impegno politico e sociale che hanno caratterizzato in modo sostanziale la sua produzione successiva ("tutte le vecchie realtà sono finite; e allora muoviti, muoviti" ).
Ma anche il rock italiano conosce un vero e proprio boom negli anni ‘90, soprattutto grazie a interpreti come Vasco Rossi, che ne diventa un’icona assoluta dopo venti’anni di carriera.
In questo periodo inizia a farsi conoscere anche Giorgia, una delle migliori voci femminili italiane che ha suscitato più volte paragoni con Mina. La sua carriera inizia come corista della band di Zucchero. Nel ‘94 partecipa a Sanremo con "E poi", un grande successo.
Per quanto riguarda la canzone d’autore, Fabrizio De André pubblica due dei suoi migliori album, "Le nuvole" (1990), e "Anime Salve" (1996).

A proposito: a fine serata abbiamo fatto un piccolo sondaggio per eleggere le canzoni che erano piaciute di più e le vincitrici sono state Il mondo e E adesso tu di Ramazzotti.


E voi, cosa ne pensate? Qual è la vostra canzone italiana preferita?




2 commenti:

Anonimo ha detto...

"L'anno che verrà" di LUCIO DALLA

Anonimo ha detto...

"almeno tu nell'universo" di Mia Martini

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