Alcuni di voi hanno già sostenuto gli esami di fine corso proprio questi giorni ed altri li sosterranno nei prossimi giorni. Sicuramente ci avete sentito augurarvi più di una volta: IN BOCCA AL LUPO o ormai sapete già risponderci con il famoso CREPI (il lupo)! Ma forse non tutti conoscono l’origine di questa curiosa espressione che si usa per augurare in modo scherzoso buona fortuna a qualcuno che sta per sottoporsi a una prova difficile. L’espressione (come dice la wikipedia) "ha un valore scaramantico: per scongiurare l'eventualità di un avvenimento indesiderato lo si esprime qui sotto forma di augurio. Andare nella bocca del lupo è infatti una palese metafora per cacciarsi nei guai". "Una consuetudine (più recente rispetto alla nascita del modo di dire di per sé) vuole che all'interlocutore che formula l'augurio si risponda con «crepi il lupo»."
Ma com’è nato questo modo di dire? "Anche se l'origine del modo di dire non è chiarissima, è certo che esso sia nato nel mondo rurale, molto probabilmente dal linguaggio di pastori e allevatori, presso i quali il lupo era temuto come animale pericoloso per eccellenza, perché predatore di bestiame. Secondo un'altra interpretazione, il detto sarebbe nato dal linguaggio dei cacciatori: i lupi infatti, sebbene non commestibili, venivano spesso soppressi in passato sia per salvaguardare il bestiame, sia perché considerati, a torto, pericolosi per la popolazione umana. L'uccisione di un lupo era dunque considerato un gesto prestigioso, e il detto avrebbe avuto in origine il valore di un augurio di buona caccia".
Ma un’altra teoria, un po’ più "casereccia", ne rimanda le origini alla favola di "CAPPUCCETTO ROSSO" nella quale la bambina finisce sì nella bocca del lupo ma poi ne esce sana e salva, metafora del significato di questa espressione: cioè, come abbiamo già detto, correre un pericolo ma cavarsela e salvarsi.
Un altro detto curioso che si è diffuso negli ultimi decenni e che ha a che fare con gli animali e le parti del corpo è invece IN CULO ALLA BALENA (di uso più colloquiale e un po' volgare) che secondo un forum di internet viene definito nel seguente modo: "È un augurio usato per non parlare sempre del solito lupo, e poi perché più gergale è più confidenziale".
Questa goliardica espressione è nata probabilmente tra i banchi di scuola negli anni '80 e può darsi si riferisca al biblico Giona scampato al mare in tempesta dove l'avevano gettato proprio perché ritenuto portatore di sfortuna, dopo essere stato inghiottito dall'enorme pesce che si rivela infine provvidenziale.
E ricordate che anche per la balena esiste una favola, quella di PINOCCHIO, in cui il bambino entra proprio nella pancia del grande mammifero (proprio come Cappuccetto Rosso) e salva suo padre (mentre la bimba salvava sua nonna).
Insomma, due situazioni pericolose (un po' più dei nostri esami!) dalle quali i due bambini escono sani e salvi. Siamo sicuri che sarà lo stesso anche per voi!
Ah, visto che anche "in culo alla balena" serve a portare fortuna ed ha un valore scaramantico, noi ve lo auguriamo comunque, ma... qualcuno di voi sa come bisogna rispondere? ... attenzione agli schizzinosi!
Ah, visto che anche "in culo alla balena" serve a portare fortuna ed ha un valore scaramantico, noi ve lo auguriamo comunque, ma... qualcuno di voi sa come bisogna rispondere? ... attenzione agli schizzinosi!
7 commenti:
molto interessante. Conoscevo un po' della storia, ma non così tanti particolari... Grazie!
Non ci ho messo molto ad abituarmi a rispondere bene a In bocca al lupo, invece per quanto riguarda In culo alla balena, non mi viene ancora naturale!!
E brava Giovanna, di questi tempi (con tutti gli esami che c'abbiamo!!!!!) hai anche il tempo per scrivere un post come questo (molto bello tra l'altro). Di sicuro tu di notte non dormi, lavori.
Anch'io volevo dare il mio piccolo e modesto contributo all'ormai celebre augurio del lupo. Devo dire che tra la balena e il lupo, preferisco il lupo. Molto più elegante. Io do un'interpretazione un po' psicoanalitica. Il lupo nell'immaginario collettivo rappresenta da sempre la paura e quindi se uno affronta le cose senza timore, molto probabilmente le cose andranno bene. Quindi se, ad esempio, dobbiamo affrontare un'esame e ci dicono in bocca al lupo, dobbiamo rispondere "crepi il lupo", ovvero crepi "la nostra paura". Sicuramente impavidi avremo più probabilità di passare l'esame. Anzi, se abbiamo studiato, la percentuale di successo si innalza (possiamo arrivare a un 100%!). Quindi quando ci augurano "in bocca al lupo" non dobbiamo rispondere "grazie" ma "crepi il lupo". Ricordatevi è fondamentale, altrimenti vi mangerà la stessa paura. E per finire il mio IN BOCCA AL LUPO va a tutti i nostri alunni che nei prossimi giorni sosterranno gli esami. Mi raccomando, rispondete (magari solo con il pensiero): "CREPI IL LUPO" e vedrete che passare l'esame sarà un gioco da ragazzi. Ah, dimenticavo, studiate pure, oltre ad essere buoni cacciatori bisogna avere anche un po' di mira!!!!!
Avrebbe pure senso e tra l'altro è carino vederla anche in quel modo.
Saltando di palo in frasca, mi viene proprio da dirlo: quella prima immagine del cucciolo di lupo è molto, ma molto tenera!
Un post davvero interessante, Giovanna. Ti ringrazio per aver soddisfatto una curiosità che avevo da tempo.
Un post davvero interessante, Giovanna. Ti ringrazio per aver soddisfatto una curiosità che avevo da tempo.
Grazie a tutti per le belle risposte e buone e meritatissime vacanze!
quello che stavo cercando, grazie
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