Beppe Grillo è nono nella classifica dei più influenti "blogger" mondiali. Il comico genovese è l’unico italiano tra i 50 curatori di diari on line scelti dall’Observer.
In cima alla lista svetta "The Huffington Post", un blog liberal di notizie (che si oppone al conservatore "Drudge report") fondato nel maggio 2005 da Arianna Huffington e Kenneth Lerer. «Tra i blog più visitati al mondo c’è quello di Beppe Grillo, un popolare comico e commentatore politico italiano, a lungo "persona non grata" per la televisione pubblica», scrive il domenicale del Guardian.
Grillo, spiega, «s’infuria quotidianamente, in particolare per gli scandali finanziari o di corruzione che esplodono nel suo Paese». Per esempio, chiede «a volte con ironia, a volte no» che «la gente di Napoli o della Campania dichiarino l’indipendenza» dall’Italia ed è il promotore di «una legge che rimuova tutti i parlamentari con condanne penali». Come per tutti i blog segnalati, l’Observer propone in chiusura di ogni scheda una frasetta ironica: il moto, lo slogan, l’iniziativa che molto probabilmente non leggerete mai sul sito in questione. Tutta politica quella riservata al blog di Grillo: «Firmate la nostra campagna per garantire l’impunità a Silvio Berlusconi». (da LaStampa.it)
In cima alla lista svetta "The Huffington Post", un blog liberal di notizie (che si oppone al conservatore "Drudge report") fondato nel maggio 2005 da Arianna Huffington e Kenneth Lerer. «Tra i blog più visitati al mondo c’è quello di Beppe Grillo, un popolare comico e commentatore politico italiano, a lungo "persona non grata" per la televisione pubblica», scrive il domenicale del Guardian.
Grillo, spiega, «s’infuria quotidianamente, in particolare per gli scandali finanziari o di corruzione che esplodono nel suo Paese». Per esempio, chiede «a volte con ironia, a volte no» che «la gente di Napoli o della Campania dichiarino l’indipendenza» dall’Italia ed è il promotore di «una legge che rimuova tutti i parlamentari con condanne penali». Come per tutti i blog segnalati, l’Observer propone in chiusura di ogni scheda una frasetta ironica: il moto, lo slogan, l’iniziativa che molto probabilmente non leggerete mai sul sito in questione. Tutta politica quella riservata al blog di Grillo: «Firmate la nostra campagna per garantire l’impunità a Silvio Berlusconi». (da LaStampa.it)
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