Ciao a tutti e a tutte,
i giorni 21 e 23 novembre siamo andati alla cantina Matiz di Valencia per una degustazione di vini, erano presenti gli alunni a partire dal livello 2B2 fino al livello 2C2 (ovviamente gli studenti presenti erano tutti maggiorenni).
È stata un'esperienza unica nella quale abbiamo ripercorso alcuni avvenimenti storici legati alla provenienza dei vini ed abbiamo imparato qualcosa in più sulla produzione del vino.
la Vernaccia di San Gimignano, l'Alfatauri, il Barco Reale e il Chianti Carmignano.
La Vernaccia di San Gimignano.
La Vernaccia di San Gimignano è un vino bianco prodotto in una ristretta zona della Toscana, tra Siena, Pisa e Firenze coincidente con il territorio comunale di San Gimignano. È perfetto come aperitivo per via della sua viscosità (vino untuoso, oleoso).
Questo vino è controllato e garantito dal marchio di Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) ed è stato il primo vino italiano a ricevere il marchio Denominazione di Origine Controllata (DOC) nel 1996 e nel 1993 ha avuto la DOCG.
L'inizio della sua produzione viene collocato intorno al 1200 per mano di un certo Vieri de' Bardi e dei suoi figli.
Il primo documento ufficiale risale invece al 1276, e si tratta degli Ordinamenti della Gabella del Comune di San Gimignano, che dimostrano come questo vino fosse giá fiorente e redditizio: si obbligava infatti al pagamento di una tassa di tre soldi per ogni soma di Vernaccia esportata fuori dal comune.
Alla fine del XIII secolo la Vernaccia era giá un vino di pregio, presente sulle migliori tavole dei nobili dell'epoca. Lo stesso Dante Alighieri nella sua Divina Commedia aggirandosi tra i golosi del Purgatorio, incontra Papa Martino IV colpevole di essere stato vinto troppo spesso dalla voglia di Vernaccia.
Citata anche da Giovanni Boccaccio nel suo Decameron, speficificatamente nella descrizione del paese di Bengodi in una delle novelle.
Nel 1468 la Vernaccia va ad allietare gli invitati al banchetto di nozze dei Medici-Rucellai, poi i pasti di Lorenzo il Magnifico documentati dalle continue richieste scritte che faceva al Comune di San Gimignano.
L'Alfa Tauri
L'Alfa Tauri è un vino rosato di provenienza toscana, la sua colorazione rosata è ottenuta grazie alla conservazione del vino, per tre mesi, sulle fecce in vasche d'acciaio a temperatura controllata intorno ai 10ºC.
Questo vino è adatto per i primi piatti.
Il Barco Reale di Carmignano
Il Barco Reale di Carmignano è un vino rosso, anch'esso di origine Toscana, più precisamente della provincia di Prato. Deve il suo nome alla riserva di caccia medicea la quale era circondata da un muro che delimitava gran parte delle zone di produzione attuali. E' di denominazione di origine controllata (DOC) ed è il fratello minore del Carmignano DOCG, ma minore solo per età.
Chianti Carmignano
Il Carmignano è un vino rosso a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG).
Il Carmignano è uno dei vini più antichi d'Italia. A Carmignano si produceva vino fin dall'epoca etrusca, come testimonia il ritrovamento di vasi di vino all'interno di alcune tombe etrusche sul Monte Albano.
Nell'Archivio di Stato di Firenze è stato rinvenuto un contratto d'affitto datato 804 che documenta come a Capezzana, nel comune di Carmignano, venissero coltivati olivi e viti per la produzione dell'olio e del vino.
La prima documentazione scritta sulla quale appare il nome del vino di Carmignano risale al 1396, si tratta di un documento in cui un notaio carmignano , Ser Lapo Mazzei , comunica ad un mercante di Prato, Marco Datini, di aver ordinato per la sua cantina 15 some di vino Carmignano pagandolo ''16 lire la soma'', un prezzo quattro volte superiore a quello dei vini della zona (il che ne dimostrava le superiori qualità).
Nel XVII secolo il vino Carmignano viene citato anche dal poeta Francesco Redi nell'opera Bacco in Toscana.
Nel 1932 il vino prodotto nella zona di Carmignano venne incluso nella zona di produzione dei vini del Chianti e successivamente, nel 1967, venne compreso nella omonima Denominazione di Origine Controllata (DOC) come Chianti della sottozona Montalbano.
E' stata un'esperienza che è servita per conoscere sempre di più la nostra amata Italia, grazie alla combinazione di sapori, cultura e divertimento in compagnia.
E voi cosa ne pensate? Vi siete divertiti? Fatemelo sapere nei commenti.
Un abbraccio,
Sara
1 commento:
Esperienza molto bella
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