Già da diversi anni, per l'esame di lettura, gli alunni di livello C2 leggono dei libri che scelgono da soli secondo i loro gusti e le loro preferenze. Dopo averne chiacchierato a lezione, in piccoli gruppi, selezionano degli elementi di ogni libro e li mischiano per costruire dei brevi racconti. Tali creazioni vengono poi presentate ai compagni che votano il racconto che gli è piaciuto di più.
Il racconto vincitore di quest'anno è LA BAMBOLA, creato con grande sensibilità da María José, Liliana e Manel, unendo elementi tratti dai romanzi seguenti:
La Figlia Oscura - Elena Ferrante (María José)
La misura del tempo - Gianrico Carofiglio (Liliana)
Se questo è un uomo - Primo Levi (Manel)
Qualche volta, gli oggetti prendono vita in mezzo all’orrore e ci portano a una scoperta inaspettata. Questo accadde all’avvocato Guido Guerrieri, prigioniero in un lager di Auschwitz. Mentre trasportava una traversina di ghisa, vide una bambola di stoffa nella tasca di un altro deportato. Gli stessi occhi, gli stessi capelli rossi, come quella che vide per l´ultima volta tra le braccia di sua figlia.
In preda all’ansia incontrollabile,
l´avvocato reagì subito. In un batter d’occhio si buttò addosso al compagno e
gli prese con forza la bambola. A squarciagola gli chiese dove l’aveva
trovata. Tremando, questo prigioniero
gli rispose che l´aveva riscattata tra gli effetti personali dei condannati che
erano per terra nella camera a gas.
Il chiasso di questa rissa allertò il
capo nazista che era lì vicino. D´un
tratto tirò fuori la pistola e, senza esitare, sparò a entrambi.
Prima di morire e con la bambola tra
le braccia, Guido riuscì a vedere sua figlia e a sentire la sua voce.
-
Papà, sono morta, ma sto bene.
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