Una sconosciuta eroina italiana
Vorrei attirare la vostra attenzione sulle donne che hanno contribuito a liberare l'Italia dai nazisti nella seconda guerra mondiale.
In questo caso, questa giovane italiana si chiama Vera Vasalle. Nata a Viareggio nel 1920. Dopo la morte di suo padre nell'affondamento di una nave militare italiana vicino alla Sicilia, dopo l'armistizio nell'anno 1943, lei si decise a diventare parte attiva della Resistenza, dei partigiani, nel gruppo di Manfredo Bertini. In quei tempi rischiavano la vita tutti quelli che avevano pensieri antifascisti e contro l'invasione tedesca.
Per convincere gli alleati, lei andò da Cavi di Lavagna attraverso le linee nemiche fino al centro di comando alleato americano nell'ovest d'Italia, con lo scopo di collaborare attraverso informazioni sulle truppe tedesche, in modo da aiutare gli alleati a cacciare i tedeschi dall'Italia.
Vera imparò a Napoli il funzionamento della radio, delle antenne, della propagazione delle onde, e soprattutto della telegrafia. Dopo partecipò a diverse missioni a Palermo, Taranto, Anzio, Capri e Castiglione della Pescaia. Il suo scopo era radunare e inviare informazioni di movimenti sospetti tedeschi sulla costa e trasmetterli al quartier generale alleato in Corsica e a Genova con un piccolo trasmetittore radio telegrafico.
Vera Vasalle fu scelta per intervenire nell'operazione d'ascolto col sud d'Italia e venne inviata per fare parte di un commando alleato a Montella Irpina per stabilire un contatto sicuro con i partigiani, nella cosiddetta "Operazione Rosa". Rosa era il nome con cui si conosceva Vera Vasalle tra i partigiani.
Informazioni per questo articolo tratte da: Wikipedia, Cinquant'anni di radio (Manfredi Vinassa), L'inferno di Montecassino (Peter Caddick-Adams).
Articolo di Alfredo Franco, studente del C1 di italiano
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