martedì 26 aprile 2022

Sa die de sa Sardigna.

 Cari lettori, oggi vi parliamo di una giornata importante per una delle regioni d'Italia, la Sardegna.

Il 28 aprile in tutta la regione sarda si celebra "Sa die de sa Sardigna" cioè la traduzione in sardo di "La giornata della Sardegna". La festività è stata istituita per volere della Regione Sardegna a partire dal 1993 per ricordare l'insurrezione del popolo sardo il 28 aprile del 1794 contro l'occupazione dei piemontesi e in cui fu costretto alla fuga dalla città di Cagliari il Viceré Balbiano.


                                                                                                                 (foto presa del Web)


Il malcontento della popolazione sarda contro il Regno Piemontese aveva già iniziato a farsi sentire a partire dal 1780 quando il governo di Torino si era rifiutato di soddisfare le richieste dell'allora Regno Sardo. Ciò che i sardi chiedevano erano più diritti sul fronte politico-militare con una maggiore autonomia rispetto alle decisioni della classe dirigente locale. Tra le richieste c'era anche quella dell'istituzione nella città di Cagliari di un Consiglio di Stato e a Torino di un ministero per gli affari della Sardegna. Ovviamente il governo piemontese rifiutò le richieste del popolo sardo che si ribellò e insorse costringendo il Vicerè alla fuga.

Questa insurrezione venne denominata: "I Vespri Sardi".

La causa principale del malcontento popolare era dovuto anche al fatto che la Sardegna era stata coinvolta nella guerra della Francia rivoluzionaria contro gli stati europei e quindi anche del piemonte. Nel 1793 una flotta francese aveva tentato di impadronirsi dell'isola sbarcando prima a Carloforte e in seguito a Cagliari. I sardi si opposero in difesa della loro terra e dei piemontesi che dominavano allora in Sardegna.

La goccia che fece traboccare il vaso fu l'arresto nel 1794 ordinato dal Viceré di due avvocati cagliaritani e capi del partito patriottico: Vincenzo Cabras e Efisio Pintor.

La popolazione decise di allontanare tutti i piemontesi e il Viceré dalla città che vennero imbarcati con la forza su delle navi e rispediti nella loro regione. Le città di Alghero e Sassari.

Durante la giornata de Sa die de sa Sardigna si ripercorrono questi fatti con rappresentazioni teatrali a scopo storico e turistico. Di sera invece, ci sono spettacoli musicali folkloristici con balli e canti sardi.



                                                                                                           (foto presa dal web)


Al giorno di oggi, questa giornata non è più una semplice festa, ma un momento di riflessione per recuperare la storia e l'identità sarda nel ricordo dei fatti del 28 aprile 1794 con la cacciata dei piemontesi da Cagliari.



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