giovedì 10 marzo 2022

Una pasta salatissima

 

Cari lettori, oggi vi parleremo dell’aumento dei prezzi di pasta, pane e carburanti causato dalla guerra.


 (foto dal web)

Il conflitto in Ucraina e le conseguenti sanzioni inflitte alla Russia hanno provocato il blocco dei trasporti marittimi nelle zone interessate dal conflitto, arrecando dei disagi all’interno del mercato internazionale.

In Italia è stato stimato che aumenteranno i prezzi non solo delle bollette di luce e gas, ma anche di benzina, pasta e pane.

Infatti, la maggior parte dei cereali esportati dall'Ucraina arrivano nella Comunità Europea e questo porterà a un aumento del prezzo di tutti gli alimenti che contengono soia, mais e grano, in particolare la pasta. Divella, noto marchio italiano, ha già fatto sapere che la pasta aumenterà di circa 10 centesimi al pacchetto e che anche la pasticceria è a rischio perché il carico di farina Manitoba, attualmente in Russia, è bloccato al fronte. Anche il prezzo del pane è aumentato a causa dei costi di produzione, imballaggio e trasporto.

Secondo Federalimentari, con la guerra in Ucraina, il prezzo della pasta e del pane potrebbe superare il 10%, in quanto il costo del grano è arrivato a 33,3 centesimi al chilo.

In aumento sono anche i prezzi dell’olio di girasole di cui importiamo l’80% dall’Ucraina.

Con questa guerra ci saranno ripercussioni anche nel settore siderurgico, in quanto la Russia è il primo esportatore mondiale di acciaio e senza di essa l’Italia ha autonomia per un mese, un mese e mezzo.

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Un’altra conseguenza è l’aumento del petrolio e dei carburanti. Il petrolio è aumentato del 7%, mentre i carburanti, già oggi alle stelle, potrebbero aumentare di 5 centesimi.

La benzina, ha superato il costo di 2 euro al litro, aumentando di giorno in giorno.

Questi prezzi risentono del conflitto in Ucraina e delle tensioni sulle quotazioni internazionali del petrolio.

Siamo davanti a una vera e propria emergenza perché l’aumento dei prezzi non solo aggravano la spesa per i rifornimenti di carburante, ma hanno effetti diretti sui prezzi al dettaglio, visto che in Italia l’85% della merce viaggia su camion.


Cosa ne pensate di questa situazione? Fateci sapere la vostra opinione nei commenti.


1 commento:

Mar B ha detto...

I prezzi continuano a salire ma i nostri stipendi sono ancora troppo bassi rispetto ad altri paesi limitrofi. Poter fare rifornimento non dovrebbe essere un lusso. :-(

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