lunedì 29 maggio 2023

Metal italiano e risate spagnole con i Nanowar of Steel

Martedì 9 maggio è stata una seratona per gli amanti del rock demenziale grazie all’esibizione dei Nanowar of Steel alla sala concerti 16 Toneladas, a Valencia, in occasione del loro tour "Death to False Tours". Ma questi qui, chi sono?

Si tratta di una band italiana di metal con testi comici che ha alle spalle ben 20 anni di carriera e che canta principalmente in inglese, ma anche in italiano e spagnolo. Il loro carattere beffardo è già dimostrato dal nome, un riferimento alla band Manowar e ai Rhapsody of Fire (quando, per questioni legali, hanno dovuto cambiare il nome da Rhapsody a Rhapsody of Fire, i Nanowar hanno aggiunto "of Steel" al loro nome).

Nanowar of Steel

Questa è la formazione della band:

- Potowotominimak (Carlo Alberto Fiaschi) - voce principale

- Mr. Baffo (Raffaello Venditti) - voce, cori

- Mohammed Abdul (Valerio Storch) - chitarre, tastiere, voce

- Gattopanceri666 (Edoardo Carlesi) - basso

- Uinona Raider (Alessandro Milone) - batteria, voce

 

Tra i temi preferiti dal metal si trova l'epica, e i Nanowar of Steel sono specialisti nel conferire a temi mondani queste caratteristiche, come nel caso delle due canzoni eseguite in italiano nel corso della serata.

Da una parte, "La Polenta Taragnarock" mescola questo tipico piatto italiano con elementi della mitologia norrena (da cui il "-ragnarock" del titolo). Inoltre, la versione registrata in studio di questo brano ha per protagonista il conduttore e attore Giorgio Mastrotta, al quale la band aveva già dedicato una canzone.

Dall'altra, hanno interpretato "Il cacciatore della notte", una canzone dedicata al barbagianni per la cui esecuzione Potowotominimak si è travestito da questo uccello ed è sceso dal palco per ballare tra il pubblico.

Il cacciatore della notte

Uno dei momenti più attesi del concerto è stata l'esecuzione del brano "Norwegian Reggaeton", con la partecipazione del gruppo spagnolo Gigatrón (considerato da molti l’equivalente nostrano dei Nanowar), che già nel 2018 ha collaborato con la band italiana in questo single che li ha resi noti nella comunità ispanofona. La canzone, ricca di riferimenti a gruppi metal, ha una strumentazione metallica con un ritmo latino e un testo semplice ma esilarante (con frammenti in spagnolo) che fonde luoghi comuni di tutti e due i generi.

Charly Glamour, cantante dei Gigatrón,
ospite speciale durante "Norwegian Reggaeton"

E per salutare alla grande hanno eseguito "Valhalleluja", un misto di metal e gospel in cui il dio Odino confessa di aver abbandonato le guerre per dedicarsi alla costruzione di mobili Ikea. Mentre il pubblico intonava i nomi dei mobili del noto marchio scandinavo come se fosse una celebrazione religiosa, sul palco hanno costruito un tavolo che è stato poi passato agli spettatori.

L'ennesimo momento surreale del concerto
durante l'esecuzione di "Valhalleluja"

Si è conclusa così una serata di martedì fuori dall'ordinario e difficile da dimenticare, con il desiderio di rivedere dal vivo questo gruppo, tanto ricco di suoni e forza quanto di riferimenti culturali e di comicità.

Va fatta una menzione speciale agli americani Tragedy, il gruppo di apertura per la maggior parte di questo tour, che si focalizza su rivisitazioni sempre in chiave metal di brani degli anni '70 e '80, tra cui i mitici "Stayin' Alive" dei Bee Gees, "It's Raining Men" delle Weather Girls e "I Will Survive" di Gloria Gaynor.

Miguel 🎸

1 commento:

Gio ha detto...

Il tutto è molto surrealista, da Giorgio Mastrotta alla polenta, a un gruppo di hard rock! Però deve essere molto divertente! Grazie, Miguel per averci fatto conoscere queesti aspetti nuovi della musica italiana! :)

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