Fate il gesto “V” di vittoria con entrambe le mani, poi avvicinate gli indici a
formare una doppia “V”. Fatto? Avete appena ordinato un whisky con il
linguaggio dei segni.
Basta un po’ di pratica e sarete pronti a ordinare un
intero menù al bar Senza nome, il
primo locale italiano gestito da sordi, che ha aperto qualche mese fa a Bologna
in Via Belvedere 11/B.
I due gestori, Alfonso Marrazzo e Sara Longhi (entrambi
sordi), puntano a fare del bar un luogo di ritrovo per tutti, spingere i
clienti a utilizzare il linguaggio dei segni per le ordinazioni, per avvicinare
due mondi solo apparentemente distanti.
Alcune
foto appese alle pareti illustrano i movimenti delle mani per le ordinazioni,
così ì clienti possono esercitarsi di fronte allo specchio (“l’angolo del
cocciuto”), fino a quando si sentono sicuri, ottenendo il 30 % di sconto.
Nel
bar, infine, ci sarà spazio per mostre, corsi di yoga e concerti (sia sonori
che visivi), grazie a una illuminazione che mette in evidenza i movimenti delle
mani dei musicisti sugli strumenti.
2 commenti:
Brava Silvia,
il tuo articolo è molto prezioso perché é un’opportunità per tutti di riflettere ed è un’occasione, per chi visiterà il posto, di rimettere in discussione le proprie abitudini quotidiane in maniera divertente. Nel mese di maggio la nostra scuola ospiterà un gruppo di studenti del corso di laurea in Scienze della Formazione dell’Università di Greensboro nel North Carolina che sono molto interessati alle problematiche della disabilità e grazie alla tua segnalazione troveremo senz’altro il modo, durante la visita a Bologna, di andare a prendere un caffè al bar “Senza nome”.
A tutti coloro che vogliono un punto di vista originale e insolito sull’argomento consigliamo il film francese “Sulle mie labbra” di Jacques Audiard.
Me piace molto questa idea. Spero che più persone fanno la stessa cosa.
Susana Gómez 1º Básico
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