Oggi, 25 aprile, in Italia è festa nazionale.
In questa data, 68 anni fa, Milano e Torino venivano conquistate dai
Partigiani e dalle forze alleate.
Questo avvenimento ha segnato la fine della seconda guerra mondiale, del
fascismo e dell'occupazione tedesca in Italia.
Per questo motivo questa data è stata scelta per celebrare la Festa della
Liberazione.
L’Italia era scesa in guerra a fianco della Germania nazista.
In seguito, l’8
settembre 1943, visti i disastrosi esiti della guerra, l’esercito italiano ha
firmato l’l'armistizio con gli americani. Questo ha comportato la fine dell'alleanza
con la Germania nazista. L'Italia è stata così tagliata due. Il sud era nelle mani
degli Alleati, guidati dagli Stati Uniti, che erano sbarcati in Sicilia e ad
Anzio (vicino a Roma). I tedeschi invece, insieme ai fascisti, controllavano le
regioni a nord degli Appennini. Qui sono nate le brigate partigiane, formazioni
illegali di uomini e donne antifascisti che hanno compiuto sabotaggi e
attentati per scacciare gli invasori e aiutare l'avanzata degli americani per
liberare il paese e che hanno dato vita a quella che oggi viene ricordata come
"Resistenza" o "lotta di Liberazione".
Sulla cosiddetta "linea gotica" (che divideva il paese dalla
costa tirrenica alla costa adriatica, seguendo grossomodo le montagne che
dividono l'Emilia-Romagna dalla Toscana) sono state combattute le battaglie più
aspre di quella che è stata una vera e propria guerra civile. Le SS tedesche
hanno compiuto stragi orrende, come nel caso di Marzabotto e Sant'Anna di
Stazzema, nelle quali furono uccisi centinaia di civili, donne, anziani e
bambini. Gli americani, per indebolire le forze di Hitler, bombardavano
intensamente le città del nord causando numerosi morti.
L'appoggio dei partigiani agli eserciti alleati è stato fondamentale per la
liberazione del paese. Molti di essi erano comunisti, alcune formazioni erano
di ispirazione cattolica, ma la lotta partigiana non aveva colore politico. I
valori sui quali si fondava erano la libertà, l'uguaglianza, la pace, il
rifiuto dell'ideologia fascista, che aveva portato il paese prima alla
dittatura di Mussolini e poi alla guerra al fianco della Germania di Hitler.
Oggi si ricordano gli uomini e le donne che hanno dato la vita per la pace
e la democrazia in Italia. Non solo partigiani e americani ma anche soldati
inglesi, polacchi, brasiliani, canadesi, oltre alle altre vittime del regime
fascista: dissidenti politici, ebrei, omosessuali avviati ai campi di
concentramento tedeschi.
Il ritiro dei nazifascisti e l'arrivo dell'esercito americano, accolto
trionfalmente dalla popolazione, ha segnato la fine di questa pagina sanguinosa
della storia del Paese e l'inizio della ricostruzione e della rinascita.
L'anno successivo, il 2 giugno 1946 gli italiani hanno deciso con un referendum di trasformare il paese in
una Democrazia, cacciando il re. Attraverso questa votazione, alla quale
parteciparono per la prima volta anche le donne, nasceva la Repubblica.
Il 1° gennaio 1948 entrò in vigore la Costituzione, che ancora oggi regola
la vita del nostro Paese ed è considerata una delle più belle del mondo, per la
sua chiarezza, la sua modernità, la sua imparzialità nel garantire i diritti di
tutti i cittadini.
E' importante mantenere viva la memoria di quello che è accaduto in quegli anni
e non permettere il cosiddetto "revisionismo", ovvero l'idea che, in
fondo, si è trattato solo di una guerra combattuta da due eserciti contrapposti
e che non esistono eroi e assassini ma solo vincitori e vinti.
Nel nostro Paese, come nel resto dell'Europa, si sono scontrate due ideologie profondamente diverse: una portatrice di ideali di democrazia e libertà. l'altra sostenitrice della violenza e della dittatura nazifascista.
Nel nostro Paese, come nel resto dell'Europa, si sono scontrate due ideologie profondamente diverse: una portatrice di ideali di democrazia e libertà. l'altra sostenitrice della violenza e della dittatura nazifascista.
I valori della Liberazione sono, ancora oggi, fondamentali nella vita
democratica italiana e dovrebbero essere parte integrante della coscienza
civica di ogni cittadino, indipendentemente dal suo orientamento politico. Le
idee portanti della lotta partigiana sono contenute nella Costituzione italiana
e fanno parte di quella sfera di valori che hanno ispirato, negli anni
successivi, il processo di integrazione europea.
Sono stati scritti molti libri che raccontano le tante storie della
resistenza italiana. Noi vi consigliamo “Il sentiero dei nidi di ragno” di ItaloCalvino e “Una questione privata” di Beppe Fenoglio.
Tra i film non possiamo dimenticare “Roma città aperta” di Roberto Rossellini
e il recente “L’uomo
che verrà” di Giorgio Diritti.
Su internet il sito dell’Associazione Nazionale Partigiani (www.anpi.it) mette a disposizione un ampio
archivio documentale per preservare la memoria di quel periodo, affinché
nessuno dimentichi gli orrori del nazifascismo e gli ideali che hanno ispirato
la lotta di Liberazione.
4 commenti:
Susana Gómez 1º básico A
É molto, molto importante che tutte le persone del mondo sanno questo per imparare ciò che non dobbiamo fare di più.
Dobbiamo imparare la storia per non ripeterla
Joaquim Campos
È una bella festa e la coincidenza è che sia festa nazionale anche in molti altri paesi. Uno di questi sono i nostri vicini portoghesi. Buon 25 aprile a tutti!
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