I bambini italiani sono doppiamente fortunati: se durante l’anno si sono comportati bene
saranno ricompensati nelle festività natalizie sia da Babbo Natale (la notte
tra il 24 e il 25 dicembre) che dalla Befana (la notte tra il 5 e il 6 gennaio
ovvero la notte dell’Epifania).
Ma chi è la Befana? Naturalmente nessuno l’ha mai vista però
si dice che sia un’anziana signora, una sorta di strega buona, che vola su una
vecchia scopa. I bambini appendono fuori
dalle finestre delle proprie case una calza e le lasciano una piccola ricompensa
: dei biscottini, del latte, della frutta.
Se il bambino è stato buono la Befana gli porterà caramelle, cioccolatini, frutta secca,
dolciumi vari e piccoli regali. In caso contrario troverà solo carbone. Nei
confronti dei bambini monelli la Befana ai giorni nostri è più buona che in
passato: il carbone lasciato nella calza
è infatti un preparato di zucchero di colore nero, molto duro ma comunque
commestibile.
L’origine di questa figura va probabilmente connessa a
tradizioni agrarie pagane relative all’anno trascorso, ormai pronto per
rinascere come anno nuovo. Rappresenta la chiusura delle festività natalizie ed
infatti si dice che “L’epifania tutte le feste si porta via”. In molti paesi
italiani è usanza preparare un grande fantoccio raffigurante una vecchia
signora e fare un grande falò.
Il resto dell’anno il termine ”befana” viene però usato per
indicare una donna antipatica e di brutto aspetto.
Alla Befana sono state dedicate filastrocche e poesie. Qui
vi propongo quella messa in musica da Gianni Morandi.
Buon Anno e buon rientro a tutti!!
1 commento:
Niente carbone quest'anno: evviva! ;)
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