lunedì 3 dicembre 2012
Un' Italia sempre in movimento: dall'emigrazione all'immigrazione
L'emigrazione italiana è considerata come il più grande esodo della storia moderna, cominciata verso la fine del XIX secolo.
La diffusa povertà del paese e l'esistenza di nuclei familiari molto numerosi in quell'epoca (10-12 figli in media) spinsero molti italiani a trasferirsi all'estero per cercare fortuna.
Dal Nord al Sud Africa, dal Nord al Sud America fino al resto d'Europa, il flusso di italiani in cerca di una "nuova vita" per il mondo è stato uno dei fenomeni di spostamento più numerosi della storia.
Non a caso si parla di "colonie" e lo si può verificare dall'alta percentuale di residenti all'estero che negli ultimi anni è cresciuta con la cosiddetta "fuga dei cervelli" (laureati in Italia in cerca di lavoro all'estero).
Oggi si parla di circa 4 milioni di nuovi residenti all'estero dall'anno 2000.
E mentre gli italiani continuano a spostarsi dal loro paese, le ondate di immigrati in cerca di fortuna in Italia aumentano.
Così come un secolo fa navi cariche di italiani toccavano le coste dell'America per compiere il grande "sogno americano" o del Nord Africa, a partire dagli anni '70 fino ad oggi, tanti immigrati provenienti proprio da quelle zone (Nord Africa) o dall'Europa dell'est approdano nel nostro paese per scappare da condizioni disagiate nelle proprie terre d'origine alla ricerca di una vita migliore.
La questione "immigrazione" è sempre stato un argomento difficile, a causa dei problemi di integrazione e del mancato riconoscimento di diritti. In Italia la legge attuale sull'immigrazione riconosce il permesso di soggiorno ad un immigrato solo se in possesso di un contratto di lavoro "subordinato" (e cioè dipendente da un datore di lavoro) legale (non a nero) e in pochi casi di lavoro autonomo. In caso contrario ne è prevista l'espulsione diretta con accompagnamento da parte delle forze dell'ordine alla frontiera.
Cosa ne pensate in merito? Credete che debbano esserci più diritti per gli immigrati o che sia giusto così? Pensate che spesso ci si dimentica che anche noi italiani siamo stati un popolo di immigrati?
Com'è la situazione in Spagna? Anche gli Spagnoli sono stati e continuano ad essere un popolo di immigrati?
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5 commenti:
A mi me parece bien que se controle la entrada de extranjeros en nuestros países. El que quiera quedarse que sea con un contrato de trabajo o bien porque ha formado una familia. Es un tema muy difícil porque siempre se puede pensar que quien opina como yo es por racismo y nada más lejos de la realidad, pero los recursos de cada país son limitados y hay que saber cuidarlos. ¿Si no tenemos trabajo ni para los del propio país como vamos a pretender acoger a extranjeros? Susana Gómez 1º Basico
A mi me parece bien que se controle la entrada de extranjeros en nuestros países. El que quiera quedarse que sea con un contrato de trabajo o bien porque ha formado una familia. Es un tema muy difícil porque siempre se puede pensar que quien opina como yo es por racismo y nada más lejos de la realidad, pero los recursos de cada país son limitados y hay que saber cuidarlos. ¿Si no tenemos trabajo ni para los del propio país como vamos a pretender acoger a extranjeros? Susana Gómez 1º Basico
Ricordo sette anni fa quando ero a Parma, ho guardato la TV e mi sono sorpreso quando ho visto che un ragazza dal Pakistano e' stato uccisa dai fratelli e dal padre come punizione, loro non erano conforme con il fidanzato italiano della ragazza.
Non lo so, e' difficile pero' credo di essere meglio che si entra a una Nazione con lavoro. L'immigrazione illegale porta situazioni difficili da controllare.
Inoltre si aggiunge troppe occasione che queste persono non vogliono adattarsi alle constume del luoco dove abitano.
Non e razismo, e questione di sicurezza.
Gli spagnoli, la maggioranza, che partivano verso l'estero negli 60 ce lo facevano con contrati di lavoro e dovevano fare un test di valutazione della sua salute.
Francisco. Italiano básico, primo livello
Buon Natale
Ciao a tutti,
sul tema dell'immigrazione vorrei richiamare l'attenzione su ciò che da tanti anni sta accadendo in Emilia-Romagna e sulle trasformazioni sociali che in questa regione hanno portato all'integrazione tra la popolazione locale e immigrati provenienti da diversi paesi. In particolare in provincia di Reggio Emilia la necessità di manodopera specializzata nell'allevamento dei bovini da latte ha favorito l'insediamento di una grande comunità Sikh proveniente dall'India settentrionale. Ne é testimonianza il Gurdwara costruito a Novellara che è il secondo tempio Sikh più grande in Europa. Per chi volesse gettare uno sguardo più approfondito su ciò che sta accadendo in queste terre consigliamo i due DVD usciti con il quotidiano la Repubblica alcune settimane fa: sono due "Viaggetti" fatti a piedi nel 2009 dall'attore romagnolo Ivano Marescotti lungo l'Appennino e la Pianura Padana attraverso luoghi sperduti e alla ricerca di realtà insolite e sconosciute ai più. Nel ricordo di Zavattini e Fellini, intervistando scrittori e musicisti originari di queste terre fino a conversare con i nuovi abitanti arrivari da lontano viene offerto un quadro reale,poetico e spiritoso di come si sta trasformando questa grande regione del nord Italia tra tradizione e modernità. Chi ama vedere l'Italia da un punto di vista un po' originale troverà senz'altro interessante la visione di questi due film.
saluti
Reggio Lingua
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