Dopo i diversi casi di stupro commessi negli ultimi tempi, il governo Berlusconi ha approvato un decreto legge che regola le ronde, cioè dei giri di perlustrazione, compiuti da singoli cittadini che si riuniscono con fini di "garantire la sicurezza".
Vi chiederete: "Ma non è quello che dovrebbero fare le forze dell'ordine?". Certo, però non ci sono abbastanza mezzi e uomini, come dimostrano le continue proteste dei sindacati di polizia che si lamentano di non avere neanche i soldi per la manutenzione delle auto. E così il governo delega ai privati la sicurezza. Ronde private che nel decreto potrebbero addirittura essere finanziate e sponsorizzate dalle aziende o da gruppi di privati. Il che significa, ovviamente, la privatizzazione della sicurezza.
Da più parti, si sono levati cori di proteste. Il presidente del Veneto, Galan, ha dichiarato: "Un rischio gravissimo, da evitare a tutti i costi", mentre il costituzionalista Merlini l'ha definito "Un passo verso l'abisso per lo Stato di diritto". Il decreto legge sulle ronde è stato però pubblicato il 24 febbraio sulla Gazzetta Ufficiale.
Il rischio è uno squadrismo pagato da quella parte della popolazione che non si sente sufficientemente protetta. Inoltre, continua Merlini: "si può finire per istituzionalizzare un rapporto mafioso: io ti proteggo, tu mi paghi". Galan ha inoltre precisato: "Non vedo nulla di male nel fatto che ci siano persone che invece di andare a giocare a carte all'osteria si interessino degli altri, vedo invece qualche cosa di male nello spontaneismo esasperato, nel fai da te e nell'utilizzo politico di queste ronde. Credo debbano essere coordinate e fatte da persone istruite e che siano soprattutto carabinieri in pensione e alpini, cioè gente che ha una preparazione."
Ma sono molti gli italiani che ancora ricordano le ronde di un ventennio di dittatura fascista.
Pessimi ricordi.
1 commento:
Sempre peggio...
Saluti. Claudia.
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