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Il 25 novembre si celebra la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'ONU nel 1999 in memoria delle sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Dominicana, uccise il 25 novembre 1960 dagli agenti del dittatore Rafael Trujillo.
Le sorelle Patria, Minerva e María Teresa Mirabal, note come "Las Mariposas" (Disney + ha dedicato loro la serie tv El grito de las Mariposas), facevano parte del Movimento 14 giugno, un gruppo clandestino che si opponeva alla dittatura e lottava per i diritti delle donne. Erano già state incarcerate per il loro attivismo e, secondo alcune fonti, Trujillo considerava loro e la Chiesa i suoi principali nemici.
Il giorno della loro morte, le tre sorelle stavano tornando dalla visita ai mariti incarcerati. Fermate dalla polizia, vennero picchiate brutalmente, strangolate e gettate in un burrone con la loro jeep, simulando un incidente. Secondo l'UNESCO, furono uccise perché donne e attiviste. Minerva aveva detto: "Se mi uccidono, tirerò fuori le braccia dalla tomba e sarò più forte", una frase che si rivelò quasi profetica: la loro morte accelerò la caduta di Trujillo, assassinato meno di un anno dopo.
La loro storia divenne simbolo della lotta contro la violenza di genere e, nel 1981, fu commemorata nel primo Incontro Femminista dell’America Latina e dei Caraibi a Bogotà, dove molte donne denunciarono abusi e violenze subite. Da allora, il 25 novembre è diventato un giorno per ricordare e combattere la violenza contro le donne a livello globale.
FONTE: Il Corriere della Sera, Testo di Giulia Taviani
Ana
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