martedì 12 marzo 2024

ISOLE EOLIE: paradiso nascosto italiano

 

L’arcipelago delle isole Eolie è costituito da sette isole vere e proprie, alle quali si aggiungono isolotti e scogli affioranti dal mare. Le sette isole, ubicate a nord della Sicilia, fanno parte della provincia di Messina; sono disposte a forma di Y coricata, con l’asta che punta verso Ovest.

Quando la visibilità è buona sono visibili da gran parte della costiera tirrenica della Sicilia e della parte meridionale della Calabria. Le sette isole in ordine di estensione sono:

  • Lipari, la più estesa e popolosa con i suoi circa 3800 ettari e più di 10000 residenti;

  • Salina, con lo Scoglio Faraglione.

  • Vulcano, all’estremità Sud dell’arcipelago, quasi disabitata;

  • Stromboli, con l’isolotto di Strombolicchio, all’estremità nord-est dell’arcipelago;

  • Filicudi;

  • Alicudi, all’estremità ovest dell’arcipelago, con poche decine di abitanti;

  • Panarea, la più piccola, solo 340 ettari, con gli isolotti di Basiluzzo, Dattilo e Lisca Bianca, è anche la meta turistica più apprezzata


Le isole prendono nome dal dio Eolo (Àiolos, Αἴολος in greco antico), re dei venti. Le isole erano già molto famose e sfruttate come porti e per le loro risorse già al tempo dell’Antica Grecia, quindi l’etimologia dei loro nomi affonda le radici nella mitologia greca.

Il mito dice Eolo riparò su queste isole: viveva a Lipari e riusciva a prevedere le condizioni del tempo e i venti osservando la forma del fumo che sbuffava da un Stromboli. Grazie a questa abilità, Eolo guadagnò grande popolarità e la fama di re dei venti, dando alle isole il loro nome.

Il nome Lipari, invece, sempre secondo il mito, proverrebbe da Liparo, eroe eponimo che colonizzò l’isola e ne divenne il re.


Le isole Eolie sono un polo di interesse geologico inesauribile e fonte di scoperte continue ed entusiasmanti per spettacolarità e per interesse scientifico. In ogni isola ci sono fenomeni geologici interessanti ed a volte unici:

  • Stromboli il cratere è in perenne attività, tanto da aver costituito un faro per i naviganti di ogni epoca e provenienza, e addirittura la sua attività fatta di periodiche esplosioni viene usata per definire lo stesso tipo di attività per vulcani di tutto il mondo (vulcani di tipo stromboliano);

  • Panarea ci sono delle emissioni gassose molto elevate in mare di gas vulcanici dette “Gorghi ribollenti”;

  • Lipari, utilizzate fin dai tempi dei Romani, ci sono le terme con acque calde sorgive;

  • Vulcano, oltre alle fumarole sul cratere, ci sono i fanghi caldi curativi da sempre usati per curare la pelle e subito di fianco le acque calde.

Tutte le isole sono di origine vulcanica e crateri antichi ormai da secoli spenti sono presenti dovunque. La parte vulcanica più appariscente sono le cave di pomice, un materiale leggero ed inerte bianco che conferisce ad alcune zone un aspetto lunare, materiale molto usato nell’architettura dell’arcipelago.

Dovunque si volga lo sguardo il richiamo alla genesi vulcanica delle varie isole è una costante: Alicudi si erge come un grosso scoglio dal mare, poco accessibile, e la forma conica quasi perfetta non può tradire la sua origine, così come le cime gemelle dell’isola di Salina.





Insomma, per chi è alla ricerca di spiagge nascoste, calette introvabili, scogli immacolati, le isole Eolie sono un vero paradiso.

La trattoria da Francesco, sull’isola di Panarea, offre da decenni un’immersione completa nella tradizione eoliana: specialità gastronomiche tipiche in ambiente familiare in un locale ubicato sul porto, cuore pulsante dell’isola e dell’intero arcipelago.




Che en pensate? Conoscevate queste isolette italiane?

Fatecelo sapere nei commenti!



Paolo.



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