Questa settimana si sono succedute in Italia le manifestazioni per la Giornata della Memoria istituita per ricordare lo sterminio nazista proprio nella data simbolo della liberazione di Auschwitz: il 27 gennaio di 63 anni fa. Quest'anno la celebrazione è coincisa inoltre, con un altro triste anniversario: 70 anni dalle terribili leggi razziali promosse dal governo fascista nel novembre del 1938.
Su tutti le parole del presidente della Repubblica, Napolitano, che ha affermato:
"Noi non abbiamo dimenticato e non dimenticheremo mai la Shoah. Non dimentichiamo gli orrori dell'antisemitismo, che è ancora presente in alcune dottrine, e va contrastato qualunque forma assuma".
Vorremmo, per concludere, invitarvi a leggere con attenzione i seguenti versi di Primo Levi, tratti da "Se questo è un uomo".
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d'inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
1 commento:
l'altro giorno ho visto "Valkiria" e mi è sembrata molto interessante,non sapevo che ci fossero stati tanti tentativi di finire con Hitler
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